Forse una ‘patrimoniale’ sui beni di lusso

RIMINI – Si cercano alternative al contributo di solidarietà, misure che possano almeno in parte eliminare quel prelievo sui redditi alti che trova tante obiezioni in Parlamento. Rispunta l’ipotesi di aumento dell’Iva di 1-2 punti, ma resta sempre in piedi anche il discorso di nuove dismissioni o di una patrimoniale sui beni di lusso. Intanto al Senato è partito l’iter in Commissione Bilancio. Un passaggio che si preannuncia faticoso considerato che all’interno della maggioranza ancora non è stata trovata una sintesi. Per gli emendamenti occorrerà attendere la prossima settimana, lunedì 29.


Nella maggioranza è ancora stallo e il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, invita tutti al ‘’senso di responsabilità e del lavoro per costruire proposte condivise, condivise da parte della maggioranza, condivise con settori o con tutta l’opposizione’’.


Eliminare il contributo di solidarietà, oppure alzare la soglia di reddito, o ancora trovare il modo di alleggerirlo per i contribuenti con figli. La maggioranza sta lavorando su più opzioni. Ma la questione è come coprire il gettito. Ci sono sempre le pensioni perchè lo stop della Lega non escluderebbe ancora in via definitiva un intervento. C’è poi la richiesta di una patrimoniale sui beni di lusso che arriva da più parti.
L’aumento dell’Iva è già deciso nella delega fiscale e, come avvenuto per le rendite, nulla vieta un colpo d’acceleratore di 1-2 punti, magari a partire da alcune categorie di beni, anche in questa direzione. Il problema principale comunque è quello di trovare una copertura che dia gettito ugualmente immediato, come lo dà il contributo di solidarietà oggi.


Intanto i tecnici del Senato hanno evidenziato come la misura sia suscettibile di elusione e come comunque lasci dei dubbi per la sua retroattività. Retroattività che tra l’altro colpisce anche la cosiddetta Robin Hood Tax, l’addizionale sul settore energetico. Restano dunque gli occhi puntati sul Senato dove questa settimana ci sarà il confronto in Commissione ma anche l’audizione delle parti sociali.