Manovra: Cgil, stretta sulle pensioni. Uil e Cisl minacciano proteste

ROMA – Dopo l’accordo politico nella maggioranza, la manovra economica ‘’è ancora di più profondamente ingiusta’’: per la leader della Cgil Susanna Camusso le ragioni dello sciopero generale ‘’sono non solo confermate ma anche rafforzate’’.

– Sulle pensioni – sostiene – e stato fatto un golpe della cui gravità forse ancora non ci si è resi conto.
E’ il tema che avvicina la Cgil alla Cisl ed alla Uil: il sindacato guidato da Luigi Angeletti lo considera un nuovo colpo al pubblico impiego, e preannuncia che il 16 settembre verrà decisa la data di uno sciopero nella pubblica amministrazione. Restano ampie le distanze con la Cgil nel giudizio complessivo sulla manovra, e sulla scelta del sindacato di Corso Italia di proclamare lo sciopero generale per il 6 settembre. Ma il nodo pensioni porta Cisl e Uil su un fronte comune.

– La partita non può chiudersi così – dice il leader della Cisl Raffaele Bonanni -. Mentre si salvano giocatori di giocatori di calcio e redditi alti dal contributo di solidarietà è sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la laurea ed il servizio militare.

La Cisl giudica la norma ‘’inaccettabile’’, chiede al Governo di ritirarla, e preannuncia ‘’iniziative di protesta e mobilitazione’’.

Per Luigi Angeletti è uno ‘’sgarbo, un dispetto’’: la Uil sottolinea che l’intervento sulle pensioni nel pubblico impiego ‘’si aggiungerebbe allo slittamento di un ulteriore anno del rinnovo dei contratti, al posticipo di due anni per l’erogazione della liquidazione, alla messa in mora delle tredicesime e agli specifici interventi previdenziali relativi alla scuola’’.

Susanna Camusso parla di norme discriminatorie e incostituzionali. Prevede che ‘’si aprirà’ un contenzioso infinito’’: colpiscono ‘’lavoratori che hanno fatto un contratto con lo Stato, hanno pagato per avere un diritto’’.
– Il messaggio che arriva ai giovani – afferma – è che non ci può fidare dello Stato.

E attacca il Governo che ‘’continua a pensare ad un piccolo serbatoio di voti fedeli, è così impegnato a mediare all’interno che non è in grado di ascoltare nessuna voce’’. Rimarca quindi ‘’la sottovalutazione’’ di Cisl e Uil sull’impatto complessivo di una manovra ‘iniqua’’, e su ‘’norme ignobili’’ come quelle sulla contrattazione, anche in questo caso ‘’incostituzionali’’. Sbagliato pensare che in un secondo momento la riforma fiscale e assistenziale verrà incontro a lavoratori e pensionati, dice ancora la leader della Cgil replicando a Raffale Bonanni:
– Significherà tagliare 4 miliardi il primo anno e 20 il secondo: non ci vuole un profondo conoscitore del sistema per capire che con tagli di queste dimensioni si colpiranno pesantemente i lavoratori e le famiglie.

Ed ai giornalisti che nei giorni scorsi l’hanno ascoltata in piazza Navona, di fronte al Senato, la leader della Cgil dice:
– Se la stagione che si apre è quella delineata dal vertice a Villa San Martino vi toccherà fare ancora lunghe presenze nelle piazze’’.