“Ora il ‘tagliando’ sulla crescita”

ROMA – Dopo il terremoto alla Banca Centrale Europea, con le dimissioni di Juergen Stark, contrario agli aiuti a Italia e Spagna, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto sabato al Quirinale il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, prossimo leader della Bce.


Napolitano continua quindi a tenere gli occhi vigili sulla crisi e sulla manovra. E il ministro dell’Economia Giulio Tremonti promette: sulla crescita “la prossima settimana dobbiamo fare il tagliando”. Il ministro, a margine di una riunione del G8 a Marsiglia, sollecita “un inventario” delle cose che sono state fatte in questi mesi dal governo, “è uno sforzo che dobbiamo fare tutti insieme”.


– In quattro mesi abbiamo contato 40 interventi per lo sviluppo – ha rivendicato Tremonti, parlando con i giornalisti a Marsiglia – Adesso dobbiamo capire se hanno cominciato a funzionare. Se ci sono cose che non vanno le rafforzeremo, se vanno bene dobbiamo comunicarle, se da aggiungerne le aggiungeremo.
Il ministro si dice comunque “convinto che molte cose siano giuste, ma non note”.


Per descrivere la situazione italiana, Tremonti ricorre all’immagine di un viaggio:
– Se vuoi fare un viaggio, devi avere la strada, la meta, dove vuoi andare, e la macchina. La meta – dice – è il pareggio di bilancio, questa è la direzione giusta, il percorso è stato definito in modo chiaro e preciso e noi faremo il pareggio di bilancio, che è la fine dell’epoca della spesa in deficit.


Ma per fare un viaggio, continua il ministro con la sua metafora, “serve la macchina, che deve avere il motore buono, la benzina e non deve avere ostacoli, macigni davanti, altrimenti, se anche hai la macchina e tanta benzina, non vai da nessuna parte”.


La strada, dunque, è il pareggio di bilancio, che “abbiamo stabilito questa settimana”, mentre la macchina è la crescita, sulla quale, “la prossima settimana – annuncia Tremonti – dobbiamo cominciare a fare il tagliando. La macchina c’è, la benzina c’è, ma sul motore ed i pezzi di ricambio dobbiamo fare un test”.
Il ministro ribadisce la convinzione che gli interventi degli ultimi mesi contengano “molte cose giuste” e “dobbiamo comunicare che ci sono”. Di tutto questo, ha riferito, “ho parlato qui a Marsiglia con il vice direttore della Banca d’Italia e dobbiamo farlo con le organizzazioni economiche, con l’Ocse, l’Fmi e la Commissione europea, che si sono dimostrati interessati”.


Il ministro dell’Economia torna ad invocare la necessità di regole globali in un mercato globale, a cominciare da quelle sul debito.


– Se il mercato è globale – sostiene, parlando a margine della riunione del G8 a Marsiglia – il diritto non può essere locale. E noi abbiamo avuto poca visione, con troppe poche regole e le poche che ci sono non sono sufficienti.


Quello che contesta Tremonti è che “se metti una regola su capitale e patrimonio, fai bene, ma se non le metti sulle leve finanziarie e sui derivati, vuol dire che magari fai una regola ma non è la prima che avresti dovuto fare. Prima devi fare le regole sul debito”, poi le altre, afferma il ministro.


Per quanto riguarda la manovra, si sono chiusi i lavori in commissione bilancio alla Camera, che riprenderanno oggi alle 10.00 per il via libera entro le 12.00. La commissione, nelle votazioni della scorsa settimana, ha respinto tutti gli emendamenti agli articoli 1, 5 e 13. Il provvedimento è atteso oggi alle 15.00 nell’aula di Montecitorio.


Il sottosegretario all’Economia, Bruno Cesario, dopo le dimissioni dalla Bce del tedesco Juergen Stark, esclude comunque ulteriori modifiche al decreto legge di ferragosto. “La manovra è questa, si va avanti così”. Escluso quindi, un possibile intervento sulle pensioni. La manovra che saraà approvata questa settimana, ribadisce Cesario, “è forte, mette al riparo i nostri conti e ha avuto apprezzamento a livello europeo. Siamo soddisfatti’’.