Dalle banche centrali liquidità in dollari all’Europa in crisi: volano le borse

ROMA – Scatta l’allarme per gli istituti di credito dell’Ue e le banche centrali serrano i ranghi con interventi coordinati per fornire liquidità. Ad annunciarlo, con l’effetto di dare slancio ai mercati, è stata la Banca centrale europea, che con Federal Reserve statunitense, Bank of England, Banca del Giappone e Banca nazionale svizzera condurrà 3 operazioni straordinarie per fornire liquidità in dollari a 3 mesi alle banche europee.

La Bce e le altre banche centrali puntano ad alleviare l’acuta mancanza di dollari dal mercato, con le banche Usa che non li prestano perché temono una sovraesposizione delle concorrenti Ue alla crisi greca.

Un intervento che si somma alla extra-liquidità in euro dando alle banche liquidità illimitata con uno scopo: prevenire qualsiasi intoppo sui mercati monetari, il primo meccanismo di trasmissione dei mercati finanziari, ora che gli investitori sono in allarme sull’ipotesi di un default greco e si teme un effetto domino che potrebbe travolgere le banche.

– È la dimostrazione della nostra unità d’intenti e della nostra cooperazione a livello globale – commenta il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet che per scongiurare un crac greco lancia un appello all’Ue: “Applicare rapidamente e pienamente le decisioni prese”.

– E’ chiaro che non siamo al business as usual, come molti hanno pensato mesi fa, e abbiamo bisogno della forza e della risolutezza dei governi e della lucidità del settore privato – ha aggiunto all’Euro Financial Forum.
Le Borse reagiscono bene, trainate dai bancari. Piazza Affari tocca il 4% e chiude al 3,55%. Sopra al 3% Francoforte, Parigi e Madrid. L’euro torna sopra quota 1,38 a 1,3870 dollari mentre gli spread si sono restringono, con i Btp decennali italiani distanti 362 punti base rispetto ai Bund tedeschi.

All’annuncio potrebbero seguire nuove misure. Secondo Bnp Paribas, la Bce si prepara a tagliare i tassi d’interesse ad ottobre e li riporterà all’1% entro fine anno. E la Fed, che tiene il costo del denaro a zero da anni, si prepara a stampare una valanga di dollari.

Con i ministri delle Finanze europei che oggi s’incontrano con il segretario Usa del Tesoro Tim Geithner per scongiurare il default greco, la tensione è alle stelle: Moody’s ha tagliato il rating di e Credit Agricole Societé Generale, che come Bnp ha smentito di aver preso dollari nell’asta della Bce.

Le misure sembrano rispondere all’appello del capo dello Stato, Giorgio Napolitano:
– La tendenza negativa è un dato acquisito da tempo. Non facciamoci atterrire da questi dati. Dobbiamo affrontarli con consapevolezza e lucidità in un contesto europeo.

A colloquio con il presidente romeno Traian Basescu, Napolitano ha poi spiegato, riferendosi alla crisi in Italia:
– Dopo l’approvazione della seconda manovra finanziaria in tre mesi, tocca a governo e parlamento dire cosa e come si deve fare ora per affrontare i problemi della crescita. L’Unione Europea con le sue istituzioni può e deve fare molto per sostenere lo sviluppo e per risanare le situazioni finanziarie più squilibrate.