Vásquez: “Il preolimpico è stata un’esperienza bellissima”

CARACAS – Il cestista venezuelano, Greivis Vásquez ha annunciato in conferenza stampa il suo legame con il marchio sportivo Under Armour (noto soprattutto agli appassionati di Baseball e di football americano) e ha parlato del preolimpico che si è concluso pochi giorni fa a Mar del Plata, in Argentina.


Parlaci dell’esperienza con la nazionale nel preolimpico.


E’ stata bellissima. Il gruppo che è andato a Mar del Plata ha messo tanto cuore in campo. Ma la cosa più importante è che eravamo molto uniti, senza badare ai nomi nel roster. L’unica cosa che pensavamo era arrivare il più lontano possibile.

Parlaci delle cose buone…


Sono contento perché siamo partiti con l’idea che, qualsiasi cosa succedesse, l’esperienza ci sarebbe servita per far crescere ancora di più la pallacanestro in Venezuela. Siamo una nazionale in crescita e penso che stiamo tra le prime del Sudamerica. Tutti dobbiamo lavorare sia in gara che negli allenamenti, in questo modo continueremo a scalare posizioni a livello continentale e mondiale.

… e delle negative.


L’unico rammarico dell’esperienza nel preolimpico è che abbiamo perso due gare che avevamo in mano, ma sono cose che succedono nel mondo dello sport.

Adesso la vinotinto del basket avrà la possibilità di disputare lo spareggio eliminatorio mondiale che assegnerà posti per le olimpiadi di Londra 2012. Lo stratega che allena il Venezuela è lo statunitense Eric Musselman, coach che ha una ampio curriculum in questo sport: ha avuto esperienze in NBA come vice allenatore di Minnesita Timberwolves (1990-1991), Orlando Magic (1999-2000), Atlanta Hawks (2000-2002) e Memphis Grizzlies (2004). E come coach di NBA ha allenato nel 2002-2004 i Golden State Warriors con un record di 78 vittorie e 89 sconfitte, poi nel 2006-2007 la seconda esperienza come tecnico con i Sacramento Kings dove in 82 gare ha racimolato un bottino di 33 vittorie e 49 sconfitte. Da quest’anno allena la vinotinto.

Com’è l’esperienza con Eric Musselman?


E’ un ottimo tecnico. È uno che ti dice le cose in faccia, per farti capire il più possibile le cose che hai fatto bene e sopratutto dove hai sbagliato.

In quale ruolo ti sei sentito più a tuo agio nel preolimpico?


Io la penso così: se puoi essere utile al tuo coach in più ruoli, più chance hai di giocare. Io sono contentissimo di rappresentare il mio paese e voglio essere sempre in campo. Ma senza l’aiuto dei miei compagni non riuscirei ad ottenere i risultati, siamo tutti fondamentali.

Sei stato uno dei migliori nel torneo. Pensi che avrai più possibilità di giocare nella prossima stagione di NBA?


Sono contento se il prossimo anno giocherò per più minuti rispetto a questa stagione. Io vado passo a passo, poco a poco mi guadagnerò spazio. Ma la mia meta è arrivare il più lontano possibile nella stagione. Nella passata stagione ho realizzato un sogno, ho affrontato il mio idolo Manu Ginobil, e la cosa più bella è che la mia squadra è arrivata al secondo turno della Post Seasson.

Cosa farai in caso di uno sciopero nella NBA?


Io per il momento mi sto allenando per mantenermi in forma. Poi, nel caso non inizi la stagione, vedrò con il mio team e i miei assistenti cosa fare.