Il faraone El Shaarawy salva i rossoneri

MILANO – Non allena una grande, ma Francesco Guidolin sa bene come fermare questo tipo di squadre. E avrebbe potuto battere il Milan a domicilio se la sua Udinese non si fosse seduta sul vantaggio regalato a Di Natale (3º centro in 3 gare) da un pasticcio di Abbiati, e se El Shaarawy, esordiente al Meazza, non avesse trovato un gol che ricorderà per sempre. Eroe per una notte, il giovane attaccante ha salvato Allegri dalla seconda sconfitta di fila e sarà utile anche in futuro perché con i due punti il Milan ha perso anche Alexandre Pato, ancora ko per un problema al flessore della coscia destra.

Il brasiliano ha seguito sorridente la ripresa in tribuna, segno forse che non è nulla di grave, ma c’é cautela perché nella stessa zona il 16 aprile scorso ha rimediato uno stiramento e, fra una gamba e l’altra, negli ultimi due anni ha collezionato sette infortuni muscolari. Sarà preoccupato Allegri, perché per una decina di giorni ancora dovrà fare a meno anche di Ibrahimovic e Robinho, ma soprattutto perché dopo la Supercoppa del 6 agosto il suo Milan non ha più vinto. Ben più sereno è Guidolin, che non è riuscito a imitare il collega del Novara Tesser (in tribuna al Meazza) ma resta in testa alla classifica.

Il Milan è lento, soffre sulle fasce (in particolare Zambrotta) e fatica a costruire con Seedorf e Aquilani. Merito anche della rete preparata da Guidolin, con il ghanese classe ‘90 Badu che recupera palloni a iosa e rilancia l’azione friulana. Fa passi avanti Cassano, che da quando al 19’ esce Pato diventa leader dell’attacco.
Sulla panchina rossonera molti si mettono le mani nei capelli, tranne Inzaghi (alla prima convocazione stagionale) che resta pensieroso al suo posto mentre El Shaarawy entra in campo per la prima volta al Meazza in rossonero. Non sembra la migliore situazione possibile per l’attaccante classe ‘92, anche perche’ dopo neanche dieci minuti il Milan si trova a dover rincorrere. Il cross dalla sinistra di Torje è innocuo, ma Abbiati sbaglia una presa facile facile, la palla gli sfugge e Di Natale è rapido a infilare da due passi.

Il Milan non si sblocca, l’Udinese non offre molti varchi ed é ancora pericolosa con una botta da lontano di Armero. Fra Domizzi e Benatia fa un figurone il brasiliano Danilo, che difende l’area con sicurezza ma al 41’ commette un fallo ingenuo su Cassano. La punizione di Seedorf è velenosa, e solo il palo salva Handanovic, che nel recupero si supera anticipando Nocerino, ben servito da Cassano.

La ripresa è un lungo assedio rossonero, e l’Udinese commette qualche disattenzione. Sulla più pericolosa mette una pezza Handanovic, che si immola su Cassano. A questo punto Guidolin toglie Torje per infoltire ulteriormente il centrocampo con Pinzi e mentre Allegri prepara il cambio (Emanuelson per Zambrotta) per l’arrembaggio, arriva il pareggio di El Shaarawy, bravo a controllare un passaggio filtrante di Cassano e calciare aul secondo palo, senza forza ma con precisione. Emanuelson entra ma per Aquilani, e al 27’ spreca una buona occasione, mentre al 30’ un palo di Pinzi regala brividi ad Abbiati.

Gli ultimi 5’ sono nel segno di Inzaghi, che entra e fa in tempo a protestare per due presunti rigori. Però il Milan deve accontentarsi di un punto, e ringraziare El Shaarawy.