G8: ‘Cricca’ rinviata a giudizio, tra i 18 c’è anche Bertolaso

PERUGIA – Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Perugia Claudia Matteini ha rinviato a giudizio 18 dei 19 imputati dell’inchiesta G8 relativa ad appalti e corruzione. Tra le persone che saranno processate il 23 aprile vi sono l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso, l’ex presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci e l’imprenditore Diego Anemone.


Tra gli imputati imprenditori, liberi professionisti e funzionari pubblici. Secondo l’accusa ci sarebbe stato uno scambio di favori e corruzioni tra imprenditori e pubblici ufficiali per l’assegnazione degli appalti per i Grandi Eventi.


L’unico prosciolto dal gup è l’ex senatore Alberto Covello. Per l’accusa in qualità di vicepresidente dell’istituto per il credito sportivo si era adoperato affinché al Salaria Sport Village, di proprietà dell’imprenditore Diego Anemone, venisse concesso un finanziamento da diciotto mila euro per la ristrutturazione del centro sportivo. Il gup ha poi confermato i reati ipotizzati dalla procura, fra i quali, a vario titolo, corruzione e associazione per delinquere che ha rinviato a giudizio per responsabilità amministrativa, anche le 11 imprese coinvolte nell’inchiesta.


“Ha tenuto l’accusa dell’ufficio, non la mia. Il giudice ha ritenuto di rinviare gli imputati a giudizio, di far sì che si celebri il processo”. E’ il commento del pm perugino, Sergio Sottani, titolate delle indagini sui Grandi Eventi.


Dal canto suo, l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso dichiara:
– Dovrò attendere anni per avere quella giustizia che oggi mi è stata negata. Le accuse nei mie confronti non hanno ragione d’essere.


Bertolaso ha ricordato che la prima udienza del processo “sarà a fine aprile del 2012, cioé fra sette mesi” e alle “prove documentali fornite anche nei giorni scorsi a Perugia”.


– Noto al contrario – ha sostenuto ancora l’ex capo della protezione civile – che il processo in corso a L’Aquila per la commissione grandi rischi si sta svolgendo con sorprendente velocità, tanto che sono state fissate udienze con cadenza settimanale. Sembra quasi che la velocità dei due processi sia legata alla diversa capacità e soprattutto volontà di dimostrare accuse che comunque sono assolutamente tutte da provare. E che nel mio caso – ha concluso Bertolaso – non hanno assolutamente ragion d’essere.