Consiglio d’Europa apre le porte ai palestinesi

STRASBURGO – La questione palestinese sarà un tema portante della sessione plenaria dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa che si apre oggi e riunirà per una settimana a Strasburgo i parlamentari dei 47 stati membri. Domani l’assemblea deciderà se accordare al consiglio nazionale palestinese lo status di ‘partner per la democrazia.
Con questo status l’assemblea non riconosce uno Stato palestinese, ma si impegna a sostenere i rappresentanti del popolo palestinese nei loro sforzi per creare una società fondata sul rispetto dei diritti umani, democrazia e supremazia della legge.
L’assemblea ha invitato Abu Mazen, presidente dell’autorità palestinese, a tenere un discorso giovedi prossimo, seguito da un question time dei parlamentari. La questione palestinese rimarrà in primo piano durante la discussione che precederà il voto sul rapporto che indica quale tipo di cooperazione il Consiglio d’Europa dovrebbe intrattenere con le nuove democrazie del mondo arabo.
Nei 5 giorni della sessione plenaria l’assemblea voterà poi un rapporto in cui si denuncia il probabile ricorso all’aborto selettivo dei feti di sesso femminile in alcuni paesi membri del Consiglio d’Europa, tra cui l’Albania. Infine i parlamentari si concentreranno su questioni legate al funzionamento dell’economia, su come evitare che internet venga utilizzato per favorire la pornografia, e su come assicurare che i servizi segreti non agiscano al di fuori delle regole di una società democratica.