Alfano e Bossi fanno muro: ‘Il Cavaliere non si tocca’

ROMA – “La condizione che ci impongono: ‘accantonate Berlusconi e noi siamo pronti’ è una condizione che ritengo impraticabile e ingiusta e credo che il percorso di allargamento dell’area moderata debba realizzarsi senza condizioni capestro”.

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lo ha messo in chiaro ieri nel corso del suo intervento alla giornata conclusiva del convegno ‘Verso un nuovo Pdl’ organizzato a Saint Vincent dal ministro Gianfranco Rotondi. Quest’ultimo ha auspicato:
– Mi auguro che Alfano convinca Casini ma non sono sicuro che ce la faccia”.


Intervenendo al convegno Alfano ha sottolineato:
– C’è un eccesso di enfasi nell’ipotesi di divisioni interne al Pdl anche perché, quando nel partito non ci sono discussioni, si dice che siamo una caserma e quando si discute che c’è il caos. I giornali non riescono a trovare una via di mezzo ma non riusciranno neppure a farci litigare.


Sul bipolarismo, avverte:
– Non intendiamo tornare indietro. Il bipolarismo è una conquista di Berlusconi e chi vince governa, chi perde va all’opposizione. Ogni cosa che non va in questa direzione è un trucco a cui noi diremo sempre di no.
Secondo Alfano occorre “restituire ai cittadini il diritto di scelta dei parlamentari unendolo a quello di scelta del premier perché se togliamo ai cittadini il diritto di scegliere il premier nel momento in cui gli diamo quello di scelta dei parlamentari li truffiamo. Noi invece – ha continuato – crediamo che entrambe le cose vadano fatte: si mantenga l’indicazione del premier e si dia il diritto di scelta ai cittadini. Stabiliremo come e troveremo la formula migliore.


Alfano si è detto convinto di “arrivare al 2013 e vincere le prossime elezioni perché abbiamo dimostrato di aver governato l’Italia al meglio possibile, in un momento difficoltosissimo come quello della crisi attuale.
– Sono ottimista – ha scandito – e non riesco a perdere l’ottimismo di chi pensa che possa vincere le prossime elezioni di fronte a questa sinistra, perché gli italiani sceglieranno chi ha messo al centro la libertà. Noi abbiamo sempre messo al centro della nostra politica i cittadini e non si può negare quello che è sotto gli occhi di tutti.


Di fronte, ha proseguito, “abbiamo una sinistra che non è stata capace neppure di vincere quando noi abbiamo perso, come alle ultime amministrative. Le prossime elezioni vedranno noi contro di loro e loro sono Bersani-Di Pietro-Vendola. Questa è l’alleanza con la quale dovremo confrontarci. La sinistra – ha rincarato – non sono uniti su nulla e non sono in grado di decidere niente. Non sono uniti in politica estera, non lo sono in quella economica e neppure nella politica infrastrutturale – ha affermato Alfano – e quando hanno dovuto decidere sulla scelta del nuovo presidente dell’Anci e del giudice della Corte Costituzionale, che competevano entrambi al Pd, non hanno saputo decidersi.


Anche il leader leghista, Alberto Bossi si schiera a difesa del Cavaliere e a chi gli chiuedeva su una possibile fronda nel Pdl, ha risposto:
– Può essere tutto, ma senza Berlusconi dove vanno? Chi piglia i voti, Scajola? Berlusconi l’avete trasformato in un criminale ma a una bella fetta di gente è ancora abbastanza simpatico. Prendere i voti è una cosa difficile.