No Tav: la manifestazione si farà. Fassino: “Da divieto nuova tensione”

TORINO – “La manifestazione di domenica si farà, sarebbe del tutto inopportuno vietarla perché un divieto diventerebbe motivo di tensione ulteriore”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, lasciando la prefettura dove ieri si è svolta la riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico convocato proprio sulla manifestazione promossa dai ‘No Tav’ a Giaglione e dopo che hanno annunciato l’intenzione di tagliare le reti poste a protezione del cantiere dell’alta velocità.


– Naturalmente – ha aggiunto – dovrà essere una manifestazione nel rispetto delle leggi del Paese e delle norme che le autorità di polizia hanno predisposto, per questo ci aspettiamo che chi ha organizzato la manifestazione avverta la responsabilità di garantire che sia una manifestazione pacifica e non caratterizzata da atti di sopraffazione e violenza.


La manifestazione si farà “nel rispetto delle norme e dell’integrità del cantiere” ha dichiarato dal canto suo il sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, dopo la riunione.


– Siamo qui – ha spiegato – per garantire la libera espressione delle idee ma nel contempo per isolare i violenti, per questo la linea di collaborazione e dialogo con la valle è fondamentale. Il percorso della manifestazione verrà concordato e gestito e nei prossimi giorni verranno emanate le prescrizioni necessarie, ci sono obblighi e vincoli di legge che devono essere garantiti.


Il sottosegretario ha garantito che “nulla verrà sottovalutato e ci sarà un numero di uomini necessari a garantire la sicurezza. Sabato mattina faremo un’ulteriore verifica e se sarà necessario riuniremo ancora il comitato per la sicurezza”.


A chi gli faceva notare che alla manifestazione potrebbero partecipare amministratori locali, Davico ha risposto:


– Ciascuno è libero di partecipare alle manifestazioni, certo chi va con la fascia deve sapere che quella fascia è un simbolo e quindi se nel corso della manifestazione dovessero verificarsi violenze se ne dovrà assumere la responsabilità anche a livello istituzionale.


Il sindaco Fassino ha espresso soddisfazione per la decisione dell’Unione Europea di inserire la Torino-Lione tra le 10 priorità infrastrutturali strategiche dell’Europa.


– E’ l’ulteriore conferma di quanto la Torino-Lione sia un’opera strategica per lo sviluppo dell’Europa e del nostro Paese – ha detto il primo cittadino – A maggior ragione adesso vanno compiute e messe in atto scelte per assicurare la realizzazione dell’opera, senza ritardi o dilazioni che non avrebbero giustificazione.


Ad annunciare che l’Ue ha inserito la Torino-Lione tra le 10 infrastrutture prioritarie che potranno usufruire di un finanziamento che potrebbe coprire fino al 40% dell’infrastruttura dall’attuale 27% è stato il presidente dell’Osservatorio tecnico, Mario Virano, precisando che il finanziamento potrebbe salire quindi a 3,2 mld dagli attuali 2,4 mld.


Anche i genovesi andranno in Val di Susa, domenica, a manifestare contro il cantiere dell’alta velocità di Chiomonte. Non si sa ancora quanti saranno, e con che sigle, a mettersi in viaggio, ma nella galassia dei centri sociali e degli altri punti di aggregazione della sinistra radicale genovese si sta pensando al prossimo appuntamento in Val di Susa. I centri sociali a Genova sono 4, Zapata, Buridda, Terra di Nessuno, Pinelli.
A questi si affiancano spazi autogestiti di universitari, l’Aut Aut, comitati come No Gronda e No Terzo Valico, Indymedia Center. A partire potrebbe essere una ventina di giovani o un centinaio e più, secondo orientamenti che si definiranno tra domani e venerdì.


Un investigatore del Ros di Bologna impegnato nel monitoraggio degli ambienti anarco-insurrezionalisti ha spiegato che al momento non risultano movimenti particolari da parte dei militanti bolognesi legati a quegli ambienti antagonisti in vista della manifestazione ma non esclude che si stiano organizzando per poi magari rendersi protagonisti di violenti scontri così come accaduto sabato a Roma.


– Al momento non ci risulta – ha detto – ma la situazione evolve in fretta e quindi nulla può essere escluso.