Nubifragio su Roma: città in tilt, metro chiusa, un morto

ROMA – Un forte nubifragio ha paralizzato Roma, creando ‘fiumi d’acqua’ per le strade. Un uomo, immigrato cingalese, è morto annegato in un seminterrato, sotto tre metri di acqua. Nella Capitale sono stati molti i disagi per i cittadini: gli automobilisti sono rimasti bloccati in allagamenti e pantani, i cittadini che usano i mezzi pubblici hanno avuto non poche difficoltà. Gli autobus infatti hanno rallentato le corse a causa degli allagamenti, la metro è stata chiusa. Disagi perfino al traffico aereo: lo stesso presidente della Repubblica, in partenza per Pisa, è rimasto bloccato. Il sindaco Alemanno ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale. Il Campidoglio ha attivato il numero verde 800 854 854 per informazioni ed emergenze.


La vittima è un cittadino dello Sri Lanka di 32 anni. In casa sommozzatori sono riusciti a mettere in salvo la moglie e i due figli, un neonato e uno di quattro anni. Nella stessa zona una madre e il suo bambino, bloccati nella loro abitazione allagata, sono stati salvati dai pompieri. Evacuate anche diverse scuole e abitazioni a causa degli allagamenti. Su Roma e provincia sono attualmente impegnati circa 300 vigili del fuoco.


Traffico in tilt sulle strade principali, sottopassi allagati e file chilometriche di auto. E’ uno scenario di ‘paralisi totale’ quello che si presenta sulle strade di Roma. Dalla Nomentana a via Cristoforo Colombo, da Corso Francia a Porta Capena passando per l’Appia la situazione è critica. Sono in tanti gli automobilisti che questa mattina hanno dovuto ‘guadare’ le vie della capitale.


In alcuni punti l’acqua era così alta che copriva totalmente le ruote delle macchine arrivando anche a metà portiere. Code sul Grande raccordo anulare ma soprattutto nelle vie consolari: sull’Appia, ad esempio, è tutto bloccato e per percorrere alcuni metri gli automobilisti hanno impiegato addirittura un’ora. Auto in panne, ferme sulla strada e sommerse dall’acqua fino quasi a metà portiera. Una giornata nera per i romani che questa mattina si sono messi alla guida della loro macchina per andare a lavoro. Il violento nubrifragio, che da diverse ore si sta abbattendo sulla capitale, ha costretto molti di loro ad andare a passo d’uomo o a fare ritardo in ufficio. Nel peggiore dei casi sono stati costretti a scendere e, polpacci immersi nell’acqua piovana, a spingere le proprie vetture in panne.


Per quanto riguarda il servizio metro, la linea B è stato disattivata tra Garbatella e Rebibbia (c’e un servizio sostitutivo su gomma), mentre per quanto riguarda la linea A, sono state chiuse per allagamento le stazioni: Termini, Manzoni, San Giovanni e Porta San Paolo, parzialmente fuori servizio anche gli accessi della stazione Ottaviano. Forti problemi anche per chi è a piedi: sono tanti i marciapiedi della capitale ‘sommersi’ da diversi centimetri d’acqua. Sempre a causa del nubifragio la ferrovia Roma-Lido è temporaneamente sospesa, la ferrovia Termini-Giardinetti non è attiva tra Centocelle e Termini.


Il sindaco di Roma Gianni Alemanno chiederà alla Regione Lazio «il riconoscimento dello stato di emergenza e il conseguente riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’agricoltura e la protezione civile».


– Il riconoscimento dello stato di calamità naturale – ha spiegato Alemanno – varrà come giustificazione per tutti i cittadini che non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro per l’interruzione dei servizi pubblici locali.


– Sto andando in Regione, valuteremo insieme agli assessori competenti – ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini -. Naturalmente – ha aggiunto – mi sembra che la situazione sia molto seria, quindi è evidente che se c’é una richiesta ci sarà una presa in considerazione della Regione, ci mancherebbe altro. Soprattutto per i disagi che hanno dovuto sopportare i cittadini. Peraltro, mi sembra che abbiamo anche una questione più seria che riguarda una famiglia dell’Infernetto, speriamo non ci sia altro di così importante.