Visco Governatore, Napolitano firma il decreto di nomina

ROMA – “Con la firma del decreto di nomina del nuovo Governatore della Banca d’Italia, si conclude una vicenda travagliata, risoltasi in termini che hanno suscitato il più largo consenso non solo nel Consiglio Superiore della Banca d’Italia, ma nel mondo politico ed economico”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano dopo la firma del decreto di nomina di Ignazio Visco a Governatore della Banca d’Italia, sottolineando come “tutte le personalità prese in considerazione per la nomina fossero di alto livello e meritassero apprezzamento e rispetto”.


La firma è arrivata dopo che il Consiglio Superiore della Bankitalia ha espresso all’unanimità parere favorevole alla designazione di Ignazio Visco come Governatore. Il parere è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri e poi è arrivato il via libera del Cdm.


La Banca d’Italia “passa in buone mani”, come ha detto lo stesso Governatore uscente Mario Draghi, e lo fa “in un contesto istituzionale solido”, dichiara Cesare Mirabelli, membro del Consiglio Superiore di Bankitalia, commentando il via libera del board di Via Nazionale al prossimo governatore.


La riunione “è stata molto serena” e “c’è stata una forte solidarietà” sul nome di Visco, che “ha un profilo elevatissimo, per competenza, continuità e garanzia di indipendenza”. La riunione, racconta il giurista, è stata anche occasione per esprimere “vivissimo apprezzamento per il senso istituzionale mostrato dal direttore generale Fabrizio Saccomanni”. Così come, evidenzia Mirabelli, “c’è stata una forte espressione di apprezzamento informale per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha seguito questa vicenda e garantito l’autonomia della banca”.


Proprio guardando alle lunghe settimane di incertezza, e anche alle pressioni esercitate dalla politica, Mirabelli evidenzia come oggi si possa dire che in Banca d’Italia hanno prevalso “le elevatissime personalità” che ne fanno parte e “il senso istituzionale molto elevato” che la contraddistingue. Per il giurista, in sostanza, “è stato decisivo garantire l’imparzialità tecnica della Banca”.