Maltempo: Liguria e Toscana devastate, 6 vittime e strade in tilt

LA SPEZIA – Oltre 367mila metri cubi di pioggia, il doppio della capacità del lago del Vajont. E’ una tragedia della natura senza precedenti quella che ha messo in ginocchio Liguria e Toscana, le due regioni colpite dalla violenta ondata di maltempo che si sta portando dietro morti e dispersi, con centinaia di sfollati e danni per decine di milioni di euro.


Una vera “Apocalisse”, come l’ha definita chi in poche ore ha perso affetti, casa e lavoro. “Tributi molto dolorosi ai cambiamenti climatici”, come li ha definiti il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commentando le immagini dei fiumi che straripano e delle Cinque Terre devastate dall’acqua e dal fango che hanno bloccato autostrade e ferrovie.


Il bilancio della Prefettura di La Spezia, dopo una giornata di informazioni frammentarie e spesso in contraddizione fra di loro per le difficoltà di comunicazione e la mancanza di un coordinamento unico, è di sei morti – quattro in Liguria e due in Toscana.


Le vittime liguri accertate fino ad ora sono tutte a Borghetto Vara, due donne e un uomo sorpresi da una colata di fango al piano terra della loro abitazione nel centro storico del piccolo comune spezzino e un’altra persona rimasta intrappolata tra le macerie della casa crollata a Cassana, frazione di Borghetto Vara.


Due le vittime nella Lunigiana, una mamma sorpresa nell’auto portata via dalla piena del Magra, e un uomo sorpreso dalla piena in un garage. Sette, secondo i calcoli ufficiali della Prefettura di La Spezia, i dispersi, tutti nel Levante ligure. Ma quello che assomiglia sempre di più a un ‘bollettino di guerra’ potrebbe essere peggiore: la sala operativa della Protezione civile della Liguria, alle 18 di ieri parlava già di 6 morti solo nel Levante.


Numero che rischia di trovare conferma con il passare delle ore. A Monterosso, patrimonio dell’Unesco, si cerca il volontario visto sparire martedì pomeriggio, travolto dal fango che l’ha trascinato via mentre tentava di aprire alcuni tombini. Tre i dispersi a Vernazza, tra cui il gelataio e il venditore di souvenir del paese dove i detriti hanno raggiunto il primo piano delle abitazioni.


Nel mare cristallino che ogni estate attira vip e star del cinema, si vedono galleggiare tra la melma marrone decine di barche alla deriva. “Monterosso non c’è più”, piange il sindaco di Angelo Betta, mentre la moglie del volontario disperso si aggira per la piazzetta diventata una discarica a cielo aperto e ferma le ruspe. “Cosa fate? Mio marito potrebbe essere lì!”, si lamenta la donna.


Impossibile raggiungere questo angolo di paradiso violato via terra. L’autostrada A12 è chiusa, come la A15, e altre 24 strade provinciali. Tempi di riapertura incerti, come quelli della ferrovia, che resta interrotta fino a venerdì, forse o domenica.


E poi niente acqua, luce e gas, cellulari che vanno e vengono come il ponte aereo attivato per portare acqua e cibo a Borghetto Vara, il ‘comune dei morti’ dove si scava tra le macerie.


Incalcolabili i danni, decine di milioni di euro, per i quali il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando che ha effettuato un sopralluogo con una delegazione di assessori, ha ottenuto dal governo lo stato di emergenza.


Oggi in Liguria, dove ieri sera è arrivato il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, arriverà un centinaio di militari, che si aggiungono a quelli già impiegati in Toscana. Un sostegno a forze dell’ordine e soccorritori arrivati da ogni parte d’Italia in queste due regioni, dove dopo tanta pioggia è finalmente tornato il sole, con la perturbazione che si allontana e fa temere il peggio per le regione centro-meridionali e impedisce un sopralluogo a Pompei del commissario europeo, Johannes Hahn.


Campania, Calabria, Puglia e Sicilia sono in allerta per il pericolo di forti temporali. Le stesse che in poche ore hanno scaricato sulla Liguria e sulla Toscana una autentica bomba d’acqua.


Sotto accusa, per gli ingenti danni, finisce però anche il dissesto idrogeologico, con il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, proprio mentre a Vernazza ci si interroga sulla velocità dei primi soccorsi, che chiede di mettere da parte le “sgradevoli polemiche sulla tragedia” e di “attuare subito il piano anti-dissesto idrogeologico”.