Nella sfida salvezza vince la paura

LECCE – Lecce e Novara pari e patta. E’ un 1-1 con il tabù del ‘Via del Mare’ che continua per il Lecce di Eusebio Di Francesco. In quella che alla vigilia il tecnico pescarese aveva definito la partita della svolta, non va oltre il pareggio (primo punto stagionale in casa), in una gara dominata principalmente dalla paura di perdere. Non è bastata la buona volontà dimostrata nella ripresa dal Lecce per dare una sferzata ad una classifica che, per i giallorossi, continua ad essere più che mai asfittica.


Il Novara, ordinato e ben messo in campo da Tesser, esce indenne e porta a casa un pareggio più che mai meritato, soprattutto per quello fatto nel primo tempo. Lecce e Novara si presentano in campo con diversi elementi indisponibili. Tra i giallorossi sono fuori causa per infortunio Di Michele, Ferrario, Julio Sergio, Obodo e Giacomazzi (stato influenzale dopo Palermo), mentre i piemontesi devono rinunciare a quattro elementi: oltre a Ujkani e Lisuzzo, si sono aggiunti Ludi e Pinardi (febbricitante).


Si parte con il Lecce che, alla ricerca del primo successo casalingo, appare contratto; si lotta a centrocampo, ma le due quadre, che sembrano sentire l’importanza della posta in palio commettono diversi errori nella fase di impostazione. L’allenatore Di Francesco (14’) deve subito rinunciare ad Esposito (giramenti alla testa per via uno scontro fortuito): al suo posto il serbo Tomovic. Si arriva stancamente al 31’, quando il Lecce con una rapida verticalizzazione trova la via della rete. Bertolacci apre a destra per Cuadrado, preciso cross di prima per l’inserimento in area di Strasser, che di testa batte Fontana.


Inerzia dell’incontro che, inevitabilmente cambia, con il Novara che comincia a spingere per recuperare e Lecce chiuso a proteggere il vantaggio. Meggiorini segna con una splendida ‘bicicletta’ (40’), ma la rete è annullata per un fuorigioco (apparso abbastanza dubbio).


Pareggio rimandato di qualche minuto. Rigoni (44’) penetra nell’area giallorossa e Mesbah non trova di meglio che atterralo. Rigore sacrosanto, che lo stesso Rigoni trasforma.


Si va al riposo sull’1-1, risultato figlio di una paura reciproca; la squadra di Tesser che ha approcciato la gara con personalità, mentre il Lecce sembra bloccato dalla tensione e anche meno tonico fisicamente degli avversari.


Si riparte ed i padroni di casa rientrano in campo con una carica agonistica diversa. Prima Carrozzieri (48’) sotto misura si divora una ghiotta chance, poi Corvia (50’), su traversone mancino di Mesbah, a due passi dalla linea di porta fallisce la deviazione vincente, infine (54’) Strasser, controllo e destro dai dodici metri, ma Fontana è bravo ad opporsi con il corpo e chiudere lo specchio. Di Francesco getta nella mischia il giovane colombiano (55’) Muriel al posto di un evanescente e ‘fischiatissimo’ Corvia.


Il Novara cambia due pedine: fuori Paci (problema fisico) e Meggiorini dentro Dellafiore e Radovanovic. Il Lecce, che sembra più in palla, si procura una limpida palla gol (71’): ripartenza di Bertolacci, che poi scarica a Muriel, in area finta e destro secco sul primo palo ma Fontana è sempre attento.


Tra i padroni di casa entra anche il Pasquato, fuori un impalpabile Giandonato. Il cronometro scorre ed il Lecce continua a menare le danze, più per forza di inerzia: e Olivera (93’) sfiora il vantaggio.


Il fischio finale di Romeo è accolto da una bordata di fischi dal pubblico di casa. Per Il Lecce, pareggio a parte, continua ad essere notte fonda: e domenica scontro delicatissimo a Cesena.