Cnt: armi chimiche in Libia, Nato e Aiea: non sappiamo nulla

ROMA – Il premier del Cnt, Mahmud Jibril, ha rivelato ieri la presenza di armi chimiche in Libia, aggiungendo che gli ispettori internazionali arriveranno alla fine della settimana per questo motivo. Lo riferisce il Telegraph nella sua edizione online.

Domenica la tv al Arabiya aveva rivelato che Jibril aveva annunciato la scoperta di armi nucleari nel Paese, ma non ci sono state conferme ufficiali di questa dichiarazione. Dal suo canto, l’Agenzia atomica internazionale non è a conoscenza di alcuna scoperta di armi nucleari in Libia. “L’Aiea non è stata informata di nessuna possibile scoperta di nuove armi nucleari in Libia”: lo ha dichiarato la portavoce dell’Agenzia atomica internazionale a Vienna, Gill Tudor. “Non abbiamo alcuna informazione esatta di stoccaggio di armi in Libia”, ha reso noto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, rispondendo, da Tripoli, ad una domanda sul presunto ritrovamento di armi chimiche o nucleari in Libia.

“Sotto il profilo operativo possiamo dire che dalla mezzanotte si chiude l’operazione Unified protector, da quel momento in poi non ci sono impegni futuri attualmente previsti per la Nato”. Lo ha affermato ieri l’ammiraglio Rinaldo Veri, a capo dell’embargo marittimo dell’Alleanza atlantica nei confronti della Libia. “Aggiungo soltanto – ha osservato l’ammiraglio – che esiste un gruppo di amici della Libia, composto da un certo numero di Nazioni, che continuerà nel suo lavoro per favorire la capacità di ricostruzione del Paese da parte della Libia stessa”.