Draghi, battesimo di fuoco

ROMA – La ‘prima’ di Mario Draghi al timone della Banca centrale europea non poteva accadere in una giornata più rappresentativa delle difficoltà che lo aspettano: la ‘roulette russa’ innescata dal referendum greco ha provocato il crollo delle borse e dei titoli di Stato, costringendo la Bce a intervenire immediatamente a sostegno dei Btp italiani.

Dopo il comitato esecutivo Bce, che ha preparato i lavori del consiglio direttivo di questa settimana, ieri a Francoforte era un giorno festivo. Draghi, già nella città tedesca, ha avuto il tempo per il passaggio delle consegne con il presidente uscente Jean-CLaude Trichet, con il quale c’è stata più di un’occasione per scambiarsi vedute e analisi. Ha avuto l’opportunità di visitare il nuovo ufficio in cima al grattacielo dell’Eurotower, nel centro della ‘city’ finanziaria di Francoforte. E di approfondire i contatti con i suoi nuovi collaboratori, alcuni dei quali già familiari data la sua presenza frequente alla Bce come governatore di Bankitalia e, quindi, membro del consiglio esecutivo.


Ma l’esordio tranquillo e piacevole che ci si sarebbe potuti aspettare, ieri, è stata rovinato dalla tempesta che si è abbattuta sui mercati. E che ha tenuti incollati agli schermi diversi degli specialisti della Bce, da quelli che seguono il mercato interbancario e i tassi di mercato, alla sala operativa che da oltre un anno compra titoli di Stato europei per tamponare le emergenze. Inevitabile che il neo-presidente si trovasse immediatamente in prima linea. La Bce è stata vista ieri comprare titoli di Stato italiani sul mercato secondario, ma ciò non ha impedito al premio di rendimento decennale di raggiungere i 455 punti base (ben 535 sul cinque anni con il pessimo segnale di una curva ormai invertita), un livello mai raggiunto negli oltre dodici anni di vita dell’euro. I trader parlano di volumi d’acquisto nella media, con tranche sui 10-15 milioni di euro: praticamente la metà rispetto alle tranche con cui erano iniziati gli acquisti di Btp e ‘Bonos’ spagnoli ad agosto.


C’è chi ipotizza che l’Eurotower stia volontariamente mettendo pressione su Italia, Grecia e sugli altri studenti ‘negligenti’ dell’area euro. E c’è chi, di fronte all’emergenza, vorrebbe che la Bce facesse come la Fed, mettendosi a comprare miliardi di debito stampando moneta. Sulla scrivania di Draghi, poi, c’è il tema caldo delle banche, che crollano in borsa e continuano a depositare somme ingenti alla Bce piuttosto che prestarsi i liquidi: Draghi ne parlerà anche a Cannes, al G20, dove lo aspettano anche come presidente del Financial Stability Board. GLi istituti italiani hanno un problema di ‘funding’ crescente visto che per la liquidità offrono in garanzia titoli di Stato italiani sempre più svalutati.


Bisognerà fare il punto al consiglio direttivo di giovedì (ma i governatori si riuniscono già questa sera a cena), oltre a decidere sui tassi d’interesse. Argomento, quest’ultimo, che assieme agli acquisti di bond per i tedeschi è il vero banco di prova del primo italiano alla guida della Bce. Per il Financial Times Draghi è ‘’un italiano che rischia di essere più tedesco della Bundesbank’’.


Chiamato alla prova di Halloween – dice il Ft – Draghi sarà costretto a dire ‘’scherzetto’’, e non ‘’dolcetto’’, al bambino alla porta che il quotidiano britannico identifica in Silvio Berlusconi.