Berlusconi: «L. Stabilità e poi dimissioni»

ROMA – La legge di stabilità, che dovrebbe essere l’ultimo atto del governo Berlusconi in base alla nota diffusa questa sera dal Quirinale, approderà nell’Aula del Senato la prossima settimana. L’Aula di Palazzo Madama è infatti convocata per martedì mattina (alle 11) con questo provvedimento all’ordine del giorno. Il maxiemendamento che recepisca, come si legge nella nota del Quirinale, il ”più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea”, però, ancora non è stato depositato.


L’iter al Senato potrebbe essere breve e senza fiducia, ricalcando quanto è stato fatto a fine luglio con la manovra: non è, infatti, immaginabile un ostruzionismo dell’opposizione a fronte dei provvedimenti chiesti dalla Ue e in qualche modo condivisi dal Capo dello Stato. A quel punto, il testo passerà alla Camera. E’ a questo punto presumibile, e tuttavia non scontato, che il via libera definitivo sulla legge di stabilita’ a Montecitorio arrivi per la fine di novembre. A quel punto, in base a quanto scritto nella nota del Colle, Berlusconi rassegnerà le proprie dimissioni da presidente del Consiglio.