Sgombrato il campo di New York, 70 arresti

NEW YORK – La polizia di New York ha sgomberato nella notte l’accampamento degli indignati a Zuccotti Park, a poca distanza da Wall Street. Oltre settanta persone sono state arrestate per resistenza, ma la maggior parte dei dimostranti del movimento “Occupy Wall Street” se ne sono andati pacificamente. I manifestanti erano accampati nel parco dal 17 settembre. Comune e proprietà hanno giustificato lo sgombero con motivi di igiene e sicurezza.


L’operazione era stata annunciata lunedì con volantini del municipio e dei proprietari del parco, la società Brookfield Office Properties. Da due mesi nel parco vivevano centinaia di persone dentro le tende, che potevano contare su cucina comune, infermeria, biblioteca e centro media.


“Occupy Wall Street” protesta contro i colossi finanziari che hanno provocato la crisi e hanno lasciato poi che la povera gente ne pagasse il prezzo. Dopo mezzanotte centinaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno circondato la zona e con gli altoparlanti hanno intimato agli occupanti di sgomberare. La maggior parte di loro ha smontato le tende, raccolto le suppellettili e lasciato il parco pacificamente. Un gruppo di irriducibili non ha voluto lasciare l’accampamento ed è stato allontanato con la forza. La polizia ha reso noto che una settantina di manifestanti sono stati arrestati nel parco e altri all’esterno. Alle 4:15 ora locale lo sgombero era completato.


Secondo il Comune, i manifestanti potranno tornare a manifestare a Zuccotti Park, ma senza installare un accampamento. “Qualche politico può fisicamente rimuoverci dagli spazi pubblici – ha scritto Occupy Wall Street in un comunicato -. Ma noi siamo impegnati in una battaglia di idee. La nostra idea è che le nostre strutture politiche devono servire noi, il popolo… non solo quelli che hanno accumulato grande ricchezza e potere”.