Ibrahimovic non basta, Barcellona show al Meazza

MILANO – Dopo una lezione di gran calcio al Meazza il Barcellona si prende vittoria e primo posto ed è giusto così. Non basta un Milan più che discreto per fermare la splendida macchina da gioco messa insieme da Pep Guardiola che può continuare a vivere tranquillamente senza la stima di Zlatan Ibrahimovic perché il resto del mondo non può non considerarlo l’allenatore della squadra che semplicemente gioca al pallone meglio di tutti.


Ci prova lo svedese a trasportare in campo il livore e l’astio distillati nei confronti del tecnico catalano nella sua autobiografia ma il suo gol serve solo per il momentaneo pareggio e soprattutto non c’é molto altro nella sua partita. Meglio di lui fanno i soliti campioni del Barcellona, cioé Xavi e Messi, decisivi in tutti e tre i gol che stendono due signori centrali come Nesta e Thiago Silva sempre in difficoltà per fermare tutte le discese dei catalani.


Applaudono alla fine gli 80mila dello stadio perché il Milan comunque ci prova fino alla fine a riprendere una partita che il Barcellona comanda sempre, e non solo nel punteggio. Applaudono i tifosi milanisti perché perdere in casa contro una squadra del genere non è reato, anche se resta una discreta ammissione di inferiorità. Ma quando gioca così, il Barcellona è davvero uno spettacolo e anche senza due giocatori come Iniesta e Dani Alves riesce a imporre il suo gioco anche su un campo difficile come è San Siro. Ma quella mostrata ieri sera non è la versione leziosa del tiki-taka ma qualcosa di decisamente meglio. Non è solo possesso palla, ma grande movimento in verticale con palloni su palloni che arrivano per lo più rasoterra nell’area rossonera. E non sono solo i vari Xavi, Fabregas e Messi a creare pericoli, ma anche Keita si fa vedere dalle parti di Abbiati ed é suo l’assist che consente a Xavi di portare subito in vantaggio al 13’ i blaugrana con la deviazione decisiva nella sua porta di Van Bommel. Non pagano invece le scelte di Allegri perché in 45’ passati in campo Robinho riesce solo nell’incredibile impresa di mangiarsi un gol facile facile a due metri da Victor Valdes e Seedorf si fa vedere solo in occasione del pareggio di Ibrahimovic, quando è bravo a servire in corsa lo svedese che segna con un diagonale di sinistro al 20’. Per il resto l’olandese dà poca qualità a centrocampo e alcuni suoi disimpegni difensivi sono da brividi veri. C’é invece un grande Abbiati in porta che viene graziato da Messi al 22’ con l’aiuto di Abate che manda il pallone sulla traversa ma é strepitoso prima su Fabregas e poi su Villa.


Tiene il Milan che prova a giocarsela sullo stesso piano del Barcellona ma in una delle ennesime incursioni in area il giudice di porta segnala a Stark la trattenuta di Aquilani su Xavi e Messi trasforma il rigore segnando il suo primo gol a una squadra italiana. Se il fenomeno argentino prende la palla e decide di andare in porta non serve manco farsi il segno della croce, come aveva suggerito Thiago Silva e al 38’ non c’é nessuno in grado di fermare la sua discesa e buon per Abbiati che il suo diagonale non è angolato a sufficienza. C’é ovviamente Pato al posto di Robinho all’inizio della ripresa ma c’é soprattutto Kevin Prince Boateng che si inventa al 9’ un clamoroso dribbling di tacco su Abidal seguito da un destro potente che fulmina Victor Valdes.


Il pareggio dà molta spinta al Milan che finalmente riesce a pressare più alto ma c’é pochissimo da fare: il Barcellona sa giocare troppo bene al calcio e Messi si inventa un’altra giocata meravigliosa conclusa ancora da Xavi che riporta avanti gli spagnoli al 18’.


Al 20’ Allegri perde Nesta per un problema alla coscia destra, ma il suo Milan continua a provarci anche se l’ingresso di Pato non cambia granché nella pericolosità della sua squadra. E allora il risultato non cambia più e Guardiola può tornare contento in Spagna con il primo posto. Anche senza aver stretto la mano a Ibrahimovic.