Sarkozy: «Vertice fallito sulla Bce»

PARIGI – E’ ‘’irritato’’ il presidente francese Nicolas Sarkozy che, nel corso della trilaterale a Strasburgo con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente del Consiglio Mario Monti, non è riuscito a strappare un’intesa per rafforzare il ruolo della Banca centrale europea (Bce) sul modello della Federal reserve americana, una delle sue priorità assolute, a cinque mesi dalle presidenziali del 2012.


Sarkozy – che torna a casa a mani vuote e secondo i media intende pronunciare un lungo discorso sulla crisi e l’Europa giovedì prossimo – ‘’è particolarmente irritato dopo il fallimento del summit con Monti e Merkel’’, scrive Arnaud Leparmentier, giornalista de Le Monde, sempre molto ben informato sui retroscena dell’Eliseo, spiegando che i tre ‘’hanno deciso di non parlare della Bce’’, perchè ‘’in disaccordo totale sul suo ruolo’’ per salvare l’euro. Ormai da giorni tra Parigi e Berlino è in atto un vero e proprio braccio di ferro su questo punto.


– Su questa crisi lavoriamo giorno e notte. E’ eccezionalmente grave. E l’intervento della Bce è l’unica soluzione – ha di recente confidato Sarkozy, auspicando che all’istituto di Francoforte vengano attribuiti maggiori poteri per acquistare in modo massiccio il debito dei Paesi in fallimento. Un’ipotesi che anche ieri la Merkel ha respinto con forza, timorosa che possa promuovere l’inflazione e danneggiare il rigore di bilancio in un’Europa già in crisi e in cui anche la Francia – dopo Grecia, Italia, Spagna, e Portogallo – cammina sull’orlo del baratro.