Abruzzese uccisa a NY il killer ha confessato

NEW YORK – Il killer di Rita Morelli, la studentessa pescarese uccisa ad Harlem la settimana scorsa, ha un nome. Si tratta di Bakary Camara, gambiano di 41 anni.


La polizia di New York, ha rivelato ieri il Daily News, è risalita a lui attraverso il cellulare della vittima. Camara ha infatti risposto ad uno dei numeri registrati nella rubrica del telefono della ragazza e la sua voce è stata identificata come corrispondente a quella dell’uomo che il giorno del Ringraziamento ha chiamato il 911 da una cabina telefonica del Bronx per avvisare della presenza di un cadavere nell’appartamento.
La polizia si è immediatamente messa sulle sue tracce e in un primo momento ha cercato di farlo venire al commissariato con una scusa, dicendogli che doveva ritirare alcuni oggetti di sua proprietà. Ma Camara non ci è cascato e gli agenti hanno deciso di andarlo a prendere. Quando sono arrivati a casa sua, l’uomo si è barricato all’interno del suo appartamento. La polizia ha dovuto fare irruzione e lo ha trovato riverso sul letto che si stava pugnalando al ventre. Subito trasportato in ospedale Camara “ha fatto delle ammissioni sull’uccisione” della Morelli, ha detto una fonte della polizia citata dal daily News.


Ancora da chiarire il movente dell’omicidio, anche se prende pista l’ipotesi di un delitto passionale. Secondo riportato dall’inviata della Cbs, citando fonti della Nypd, Camara e Rita Morelli sarebbero infatti stati fidanzati.
UAnche da Spoltore, in Abruzzo, giunge la conferma dell’arresto dell’assassino di Rita Morelli, la 36enne originaria di Pescara uccisa mercoledì scorso nella sua abitazione di East Harlem: si tratta di Bakary Camara, 41enne residente nel Bronx. Camara si troverebbe ricoverato da ieri notte al reparto di terapia intensiva dell’ospedale St. Barnaba’s Hospital, nel Bronx. A riferirlo sono state persone vicine alla famiglia Morelli. Secondo quanto si è appreso, sarebbe stato proprio Camara, ancor prima del fidanzato della vittima, ad allertare le autorità circa la presenza del cadavere nell’appartamento. La squadra omicidi di Manhattan avrebbe rintracciato l’uomo attraverso i tabulati telefonici.


Scagionati gli amici e i colleghi dell’Hunter College, lo stesso frequentato da Rita. Secondo i detective newyorkesi, l’assassino della giovane spoltorese non è tra loro. E l’esame del dna toglie dai guai anche il brasiliano Carlos. Lo studente è stato tra i primi sospettati. Una vicina lo aveva visto in compagnia di Rita sull’uscio di casa, al civico 205 di Spanish Harlem, poco prima della morte della giovane.