Disastro in Nuova Zelanda, si spezza la petroliera Rena

WELLINGTON – La portacontainer greca “Rena”, arenatasi tre mesi fa su una scogliera della Nuova Zelanda, si e’ spezzata in due tronconi e rischia di provocare un disastro ambientale. La guardia costiera sta intervenendo per recuperare le circa 60 tonnellate di carburante che potrebbero finire nel mare. A provocare l’incidente sono state onde altre circa sei metri.

Il cargo, dalla stazza di 47.230 tonnellate e battente bandiera liberiana, si era arenato sulla barriera Astrolabe il 5 ottobre scorso e da quel momento era partito il salvataggio dei circa 1.000 container a bordo. “I due tronconi restano sulla barriera – ha affermato il direttore dell’Unita’ di salvataggio David Billington – ma sono entrambi esposti alle onde e vulnerabili a ulteriori danneggiamenti”.

A ottobre scorso quando la Rena si era incagliata 350 tonnellate di carburante erano finite in mare uccidendo almeno 1300 uccelli.
I soccorritori erano comunque intervenuti per evitare il peggio e per portare in salvo i container.