La cura Donadoni fa bene agli emiliani

PARMA – La legge di Donadoni è implacabile, anche al Tardini. Una nuova avventura come subentrante in panchina inizia per l’ex ct della nazionale sempre con il piede giusto e questa volta c’é stata l’ennesima conferma. Era la quinta volta che succedeva ed è arrivato il quinto risultato utile per complessivi tre vittorie e due pareggi. Il Siena, nonostante un buon secondo tempo, deve così inchinarsi alla formazione gialloblù, brava a colpire nella prima frazione di gioco nell’unica vera occasione e a chiudere nella ripresa quando i toscani cominciavano davvero a credere nel pareggio. Ma la bravura di Donadoni si è evidenziata proprio in questo preciso momento della partita: quando ha cambiato volto alla squadra chiudendo tutti gli spazi e colpendo, inesorabilmente, in contropiede. Risultato finale 3-1.

Punizione troppo pesante per i toscani, che si sono visti annullare anche due reti per fuorigioco, ma che devono rimpiangere per le tante occasioni sprecate nella ripresa quando gli avversari hanno rivissuto quel male che aveva caratterizzato l’ultima gestione Colomba: la paura di vincere.

Per superare i fantasmi del passato Donadoni ha scelto anche un modulo diverso. In soffitta il 4-4-2 di Colomba, il Parma è sceso in campo con la difesa a tre (Zaccardo, Paletta e Lucarelli) e davanti un tridente formato da Biabiany, Giovinco e Floccari. Il Parma è subito padrone del campo ma le occasioni non sono tantissime. Al 15’ è Musacci, scelto per sostituire lo squalificato Galloppa, a tentare la conclusione dalla distanza; poi il gol. E’ il 24’, Giovinco da destra mette al centro dove Paletta serve Biabiany; il francese, prima di testa, trova pronto Pegolo ma sulla ribattuta del portiere anticipa tutti e segna. Passano dodici minuti, senza grandi sussulti, ed il Siena va vicino al pareggio.

Nell’area del Parma i toscani vanno al tiro prima con Gazzi e poi con Brienza ma Pavarini, al posto dell’infortunato Mirante, è prontissimo e respinge in entrambi i casi. La ripresa inizia con ancora il Siena protagonista. Al 12’ Brienza serve magistralmente in area Destro che però sbaglia tutto a tu per tu con il portiere avversario. Due minuti più tardi a fermare la squadra di Sannino è invece il guardalinee: Destro mette in rete su assist di Del Grosso ma l’attaccante è già oltre la difesa gialloblù. Il Parma continua a soffrire e Donadoni corre ai ripari. Biabiany, applauditissimo, lascia il posto a Santacroce ed il Parma passa addirittura alla difesa a cinque. I gialloblù sono ancora più pressati ma l’arma ora si chiama contropiede. Al 21’, alla prima occasione, è subito gol. Giovinco si invola sulla fascia sinistra e mette al centro per Valiani, la difesa del Siena è decisamente sbilanciata e l’ex centrocampista del Bologna di testa trova l’angolino alla sinistra di Pegolo. A quel punto, sul 2-0, tocca a Sannino cambiare le carte in tavola, schierando Gonzalez e Vergassola, ma è Grossi, entrato all’11’ della ripresa al posto di Vitiello, a riaprire il match. Con una conclusione da 25 metri il centrocampista bianconero impallina Pavarini nell’angolo sinistro.


Al novantesimo mancano undici minuti ed il Siena si spinge ancora di più in avanti. Gonzalez e Calaiò al 42’ sono in ritardo sulla deviazione vincente su cross basso di Del Grosso; quattro minuti dopo Calaiò invece segna ma a gioco fermo per un nuovo fuorigioco. Il Siena insomma meriterebbe qualcosa di più ma la beffa è dietro l’angolo. Giovinco, al quarto minuto di recupero, si trasforma da uomo assist in marcatore. Su cross basso di Palladino, anche in questo caso l’azione del Parma è in contropiede, la Formica Atomica deve solo appoggiare in rete. Finisce così 3-1, Donadoni parte con il piede giusto la sua nuova avventura e dedica la vittoria Sergio Buso, recentemente scomparso. E’ il commosso sigillo finale della sua prima domenica in gialloblù.