Allegri carica il Milan: “Bisogna rialzarsi dopo il derby”

CARNAGO – Il derby ha lasciato qualche scoria, ma la diagnosi di Massimiliano Allegri non è grave. Né per il suo Milan, che ha perso la testa della classifica, né per Alexandre Pato, uscito fra i fischi del pubblico rossonero domenica sera. Per entrambi può fare da toccasana il Novara, avversario stasera al Meazza negli ottavi di finale di coppa Italia e poi domenica in Piemonte nell’ultima giornata del girone d’andata.


“Bisogna subito rialzarsi in piedi”, avverte Allegri, che tende a difendere Pato dalle accuse di incompatibilità con Zlatan Ibrahimovic. “Non c0é alcun problema fra i due, è solo questione di integrarsi meglio, giocando insieme l’intesa crescerà”, spiega l’allenatore rossonero ammettendo che “Pato ha potenzialità superiori a quelle mostrate nel derby, ma sono contento della sua prestazione: gli avevo chiesto 60’ di intensità e me li ha dati”.


Il Psg ha rinviato a giugno ogni discorso su Pato e virato decisamente su Tevez. Quindi Allegri dovrà trovare un modo per fare esprimere il brasiliano sui livelli visti fino all’anno scorso. Non sono infatti solo i tifosi che lo hanno fischiato ad aspettarsi di più dall’attaccante classe 1989 che quest’anno ha segnato solo tre reti, una pesantissima a Barcellona, una al Chievo e l’ultima il 6 dicembre contro il Viktoria Plzen, in coppia con Robinho.


“I fischi non hanno toccato Pato – racconta Allegri -, in questi giorni l’ho visto sereno, credo che abbia solo bisogno di trovare il gol e sono fiducioso”.


L’allenatore livornese minimizza anche il fatto che il Milan non ha vinto contro nessuna delle dirette concorrenti, Juventus, Udinese, Napoli, Lazio e Inter.


“L’anno scorso – osserva – siamo stati costretti a vincere gli scontri diretti perché avevamo perso punti contro le piccole, quest’anno va al contrario e magari al ritorno le batteremo tutte. Bisogna restare sereni fino alla fine, quando saremo in testa al campionato”.


Comunque ora la doppia sfida con il Novara è l’ideale per mettersi in fretta alle spalle la serata di domenica, avvicinarsi alla finale di coppa Italia e chiudere domenica il girone di andata a 40 punti.


“La sconfitta nel derby è assorbita, non ne usciamo ridimensionati e se la Juve avesse vinto e noi pareggiato sarebbe stato peggio”, ragiona Allegri, riconoscendo però che “adesso serve una partita intensa contro il Novara per smaltire le ultime scorie”.


Difficili da smaltire sono invece gli infortuni che hanno decimato il centrocampo. L’ultimo è quello di Boateng (una contusione da valutare), che si aggiunge al febbricitante Seedorf, e ai vari Gattuso, Aquilani e Flamini, fermi almeno un mese ancora. Così il Milan è corso ai ripari: è pronto a chiudere con il Lecce per Djamel Mesbah, esterno di sinistra che può giocare in difesa e a centrocampo e ha ripreso in prestito dal Genoa Alexander Merkel, già a disposizione per la partita di stasera, in cui mancherà lo squalificato Van Bommel. Muore dalla voglia di giocare con il Novara Pippo Inzaghi, ma rischia di doversi accontentare di una panchina che potrebbe spingerlo a valutare seriamente l’addio al Milan.