La scelta di Obama non piace ad #Occupy

WASHINGTON – Incombe la minaccia degli ‘indignati’ sulla convention democratica, in programma dal 4 al 6 settembre a Charlotte, in North Carolina. Da tempo i militanti di Occupy Wall Street hanno annunciato che cercheranno di far sentire la loro voce con proteste di piazza durante quei giorni. Ma adesso, Barack Obama, con un paio di decisioni delle ultime ore, rischia di dare nuovi argomenti a chi vuol dimostrare che anche lui ha troppi legami con la detestata Wall Street.

Martedì il suo staff ha annunciato che invece di concludere la convention alla Time Warner Arena, 20 mila posti al coperto, Obama parlerà il 6 settembre sera al Bank Of America Stadium, un impianto di 74mila posti a sedere. Ovviamente, in questo modo, il Democratic National Committee (Dnc) incasserà molti più soldi.

Tuttavia, tenere il discorso di accettazione della nomination, il momento clou dell’intera kermesse, in un impianto che prende il nome da una delle più controverse banche americane rischia di essere una provocazione bella e buona nei confronti di quella sinistra che contro la Bank Of America da mesi organizza proteste in tutto il Paese. Ma non solo. Proprio ieri Obama ha nominato come nuovo responsabile del bilancio della Casa Bianca Jeffrey Zients, un top manager che in passato, tra il 1988 e il 1990 ha lavorato alla Bain Capital, la stessa finanziaria dai metodi discutibili che è stata guidata da Mitt Romney.


Il partito dell’Asinello teme che proteste e scontri di piazza possano turbare quello che per loro sarà il più grande evento politico dell’anno, quello che lancerà ufficialmente la candidatura di Barack Obama alla Casa Bianca. A impensierire Barack Obama ci sono i militanti di Occupy Wall Street, che già annunciano chr saranno presenti a migliaia nella cittadina della North Carolina.