Nucleare iraniano, dall’Ue un embargo petrolifero graduale

BRUXELLES – I ministri degli Esteri dell’Unione europea riuniti a Bruxelles hanno dato il via libera all’embargo graduale sul petrolio contro l’Iran.


Secondo quanto deciso a Bruxelles dai capi delle diplomazie dei 27, i Paesi europei non potranno più stipulare nuovi contratti con l’Iran per la fornitura di petrolio, mentre potranno continuare ad acquistare greggio fino al primo luglio sulla base dei contratti esistenti.


I ministri degli Esteri dell’Unione europea, “tenuto conto della preoccupazione crescente” per il programma nucleare di Teheran, hanno dunque esteso le sanzioni contro l’Iran, con l’obiettivo di restringere le sue “fonti di finanziamento”. L’Ue ha così deciso di vietare le importazioni di greggio e di prodotti petroliferi provenienti dalla Repubblica islamica, divieto che entrerà subito in vigore, a eccezione delle importazioni sulla base dei contratti esistenti, che potranno continuare fino al prossimo primo luglio. Un riesame delle misure riguardanti il petrolio avverrà prima del primo maggio prossimo, si legge in una nota del Consiglio affari esteri.


I ministri hanno rinnovato l’appello a Teheran a “rispondere positivamente all’offerta di dialogo per negoziati sostanziali” fatta il 21 ottobre scorso dall’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, a nome del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania).
I ministri degli Esteri dell’Ue hanno anche vietato l’importazione di prodotti petrolchimici e l’esportazione di tecnologie essenziali per questo settore e hanno deciso il congelamento dei beni della Banca centrale iraniana ed il divieto del commercio d’oro, metalli preziosi e diamanti con gli organismi pubblici iraniani e la Banca centrale. Infine, il Consiglio ha imposto un congelamento dei beni e un bando sui visti ad altre tre personalità del regime e ad altre otto entità.


“Se ci sarà qualsiasi perturbazione della vendita di petrolio iraniano, lo Stretto di Hormuz sarà chiuso definitivamente”. La minaccia arriva dal vice presidente della commissione Esteri e Sicurezza nazionale del parlamento iraniano, Mohammad Kossari, in un commento all’agenzia Fars sullle nuove sanzioni.


In ogni caso una delegazione di alto livello dell’Aiea sarà in Iran da domenica prossima al 31 gennaio.