Cancellieri: «Non temo il terrorimo ma i ‘cani sciolti’ nelle proteste»

MILANO – ‘Cani sciolti’, movimenti ‘estemporanei’, ma anche infiltrazioni della criminalità organizzata nelle proteste che dalla Sicilia al Nord Italia scuotono da giorni il Paese. Sono questi i rischi su cui punta l’attenzione il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, che esclude invece un’escalation verso il terrorismo, nonostante il ‘’brutto segnale di un malessere da curare alla radice’’ rappresentato dagli attentati a Equitalia.


Ad oggi, rassicura il ministro, per la prima volta ospite della trasmissione di RaiTre ‘Che tempo che fa’, ‘’non ci sono preoccupazioni rispetto a un’eversione terroristica’’, ma c’è comunque il ‘’timore che qualche cane sciolto possa inserirsi’’.


– E’ un momento molto delicato’’, – dice Cancellieri – e la situazione economica rende difficile la vita di tanta gente, ci sono tante incertezze.


In questo contesto, spiega, non si può escludere la ‘’preoccupazione per situazioni anche dettate da movimenti estemporanei non facilmente gestibili’’. Così come non si può escludere il tentativo da parte della criminalità organizzata di infiltrarsi in movimenti di protesta come quella siciliana dei forconi.
– L’allarme di Ivan Lo Bello (il presidente di Confindustria Sicilia)- afferma Cancellieri – è sicuramente fondato su dati e su questo sono in corso indagini della magistratura. In questi fenomeni possono verificarsi infiltrazioni.


La lotta alla mafia, sottolinea peraltro il ministro, ‘’è la madre di tutte le battaglie’’ e anche se tanto resta da fare ‘’il fenomeno è stato affrontato molto bene e non siamo all’anno zero’’. Tra gli impegni del governo, annuncia, ‘’anticiperemo l’applicazione di alcuni aspetti del codice antimafia che dovrebbero entrare in vigore tra tre anni’’, mentre sono allo studio misure per rafforzare i controlli sui flussi di denaro.


– Le banche – afferma la titolare del Viminale – hanno già ottime leggi ma le finanziarie sono meno controllate e bisogna rafforzare il controllo sulle transazioni via internet.


Le risorse ricavate dai sequestri nella lotta alla mafia contribuiranno alle spese per la sicurezza ‘’che ha i suoi costi – sottolinea Cancellieri – e questo non è uno dei momenti migliori per spendere: dobbiamo cercare di spendere meglio quello che abbiamo.