Gelo in Europa orientale, 54 morti per ipotermia

KIEV – Si aggrava il bilancio delle vittime del gelo nell’est europeo, dove almeno 54 persone sono morte negli ultimi giorni per le temperature che si sono avvicinate a meno 30 gradi. Solo in Ucraina, sono 30 le persone decedute per ipotermia in gran parte senzatetto. Ventuno di loro sono congelate nelle strade, cinque sono morte in ospedale e quattro nelle proprie case, ha riferito la portavoce del ministero delle Emergenze, Yulia Yershova. Le temperature sono scese a meno 23 grandi a Kiev e in altre zone del Paese. Il funzionario della capitale Oleksandr Popov ha ordinato la chiusura degli istituti scolastici fino alla fine della settimana, mentre si prevede che il freddo arrivi a meno 28 gradi. L’Ucraina è stata la nazione più colpito e dove quasi 24mila persone hanno cercato rifugio in 1.590 ostelli speciali predisposti dalle autorità, oltre 600 persone sono state ricoverate per ipotermia. In Polonia, cinque persone sono morte per lo stesso motivo nelle ultime 24 ore, portando il bilancio delle vittime del gelo, alcune delle quali sono rimaste avvelenate dalle stufe, a 15 nel Paese negli ultimi quattro giorni, ha riferito la polizia. Nella città sudorientale di Ustrzyki Gorne le temperature sono scese sino a meno 27 gradi, ma secondo le previsioni potrebbero arrivare a meno 29. In Russia, una persona è morta nella tarda giornata di lunedì a Mosca, dove il termometro segnava meno 21 gradi. Lo ha riferito il dipartimento della salute della città, mentre il ministero delle Emergenze non ha registrato vittime in altre parti del Paese. In Romania, i morti sono otto e in Bulgaria cinque.