Ocse promuove il «cresci Italia»

ROMA – Avanti tutta sulle liberalizzazioni, in grado di dare un’accelerata dell’8% alla produttivita’ nel giro di un decennio. A partire dalla riforma delle professioni, che in passato hanno fatto dell’Italia un esempio negativo di ‘’protezionismo’’ e che oggi possono diventare il perno di un programma di riforme ‘’molto ambizioso ma indispensabile’’. Miguel Angel Gurria, il segretario generale dell’Osce in visita a Roma dove, accompagnato dal suo capo economista Pier Carlo Padoan, ha incontrato il premier Mario Monti, usa toni di approvazione verso l’azione del nuovo esecutivo. Ma anche di sprone, a non abbassare la guardia e a non stemperare troppo il ‘nocciolo duro’ delle riforme possibili se lo consentirà dall’inedita maggioranza che regge il governo Monti.


– Le riforme del governo Monti rappresentano uno sviluppo enormemente importante ma non possiamo dire se siano sufficienti: piuttosto avviano un processo – sostiene.


Parlando in una conferenza stampa accanto al presidente del Consiglio prima di discutere di riforme dell’amministrazione con il ministro Filippo Patroni Griffi, Gurria ha passato in rassegna un po’ tutti i punti critici su cui l’azione dell’esecutivo si gioca tutto. Nel suo intervento l’ex esponente politico messicano, trapiantato a Parigi a guidare l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, parla da ex ministro degli Esteri ben uso al linguaggio diplomatico e sottolinea anzitutto i progressi fatti finora: un programma di riforme ‘’articolato e ben concepito’’, di un ‘’lavoro in corso’’ con molti provvedimenti ‘’già adottati o in cantiere’’. Ma ricorda, facendo annuire Monti, che, dalle misure per la concorrenza al mercato del lavoro alla lotta all’evasione, l’Italia affronta ‘’sfide cruciali’’. E cita non a caso un esempio pratico, da cui poi Monti, di rimando, si dirà ‘’impressionato’’: ‘’un pacchetto di misure per accrescere la concorrenza e liberalizzare i mercati potrebbe aumentare la produttività dell’economia italiana di circa l’8% nei dieci anni successivi’’, spiega Gurria.


– Quasi la metà di questo guadagno di produttività – sostiene – potrebbe derivare dalla sola liberalizzazione dei servizi professionali.


Un assist che sembra ritagliato apposta per non far annacquare troppo le liberalizzazioni dagli emendamenti che le aspettano in Parlamento e per spianare la strada alle ‘’nuove misure’’ per la crescita che ha anticipato lo stesso Monti.