Guede, entrato in casa perché mi ha aperto Meredith

(ANSA) – PERUGIA, 21 GEN – “Se sono entrato in quella casa di via della Pergola la sera del primo novembre (del 2007 – ndr) è solo perché mi ha aperto Meredith. Non perché mi sono arrampicato o mi hanno aperto Raffaele Sollecito e Amanda Knox”: Rudy Guede ha ricostruito così la sera dell’omicidio Kercher, a Perugia. Lo ha fatto intervistato da Storie maledette su Rai3. L’ivoriano sta scontando nel carcere di Viterbo 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher. Delitto per il quale invece sono stati definitivamente assolti Sollecito e la Knox. Guede ha sostenuto di avere conosciuto Meredith ai primi di ottobre e di averla incontrata altre volte nei locali notturni. “La sera di Halloween – ha aggiunto – c’eravamo messi d’accordo per vederci il giorno dopo. Mi sono presentato a casa sua solo per questo”. Ha quindi ripercorso quelle che sono state a suo avviso le fasi dell’omicidio. Sostenendo di avere “riconosciuto la voce di Amanda al 101 per cento” che discuteva con la Kercher.