Monsignore arrestato, sequestrate ville e sito archeologico

(ANSA) – BOLZANO, 10 FEB – L’inchiesta “Opus” della Guardia di finanza di Bolzano, che ha portato all’arresto di mons. Patrizio Benvenuti, è partita dalla segnalazione di una suora, ex collaboratrice del prelato, ora residente in Alto Adige. La Guardia di finanza ha sequestrato Villa Vittoria, una lussuosa e antica dimora risalente nelle mura al 1465, a Piombino, di proprietà della Fondazione Kepha del valore di circa 8 milioni di euro, utilizzata – per gli inquirenti – personalmente da Mons. Benvenuti. Oltre alla villa, sempre di proprietà della Fondazione, è stato sequestrato un grande sito archeologico in Sicilia nel Centro Archeologico Museale di Triscina di Selinunte, del valore di circa 850.000 euro; di proprietà della Icre srl, società avente sede in Lussemburgo ma riferibile all’indagato latitante Ventisette. Sono stati messi i sigilli anche a un immobile in Poggio Catino (RI) del valore di 530.000 euro e altri immobili e terreni a Poppi (AR) per il valore di 670.000 euro.