Soldi a guardie Rebibbia, i due evasi accusati di corruzione

(ANSA) – ROMA, 29 FEB – Avrebbero corrotto alcuni agenti della polizia penitenziaria, ancora da individuare, per procurarsi gli strumenti utilizzati per segare le sbarre e fuggire. A Mihai Florin Diaconescu e Catalin Ciobanu, i due romeni evasi il 14 febbraio dal carcere di Rebibbia e arrestati sei giorni dopo, la procura di Roma contesta anche il reato di corruzione. I due, fermati nella zona di Tivoli, vicino alla capitale, sono ora detenuti nel carcere di Regina Coeli e nei prossimi giorni verranno interrogati dal pm Silvia Sereni, titolare del fascicolo sull’evasione dall’altro penitenziario romano. Secondo l’accus,a i due avrebbero dato ad agenti del carcere “una imprecisata somma di denaro” per ottenere gli strumenti “necessari per segare le sbarre delle finestre”. “Il mio assistito – affermano gli avvocati Cristiano Brunelli e Andrea Palmiero, difensori dei due – non mi ha detto nulla di questa circostanza, quindi mi sento di poterla negare. Dinanzi al pubblico ministero ricostruiremo l’esatta dinamica dei fatti”.