Morto durante arresto: pg, fu un atto illegale e arbitrario

(ANSA) – MILANO, 10 MAR – L’arresto di Michele Ferrulli, il manovale di 51 anni che nel giugno 2011 morì a Milano per un arresto cardiaco mentre 4 poliziotti lo stavano ammanettando, fu un atto “illegale e arbitrario”, perché ad un “oltraggio a pubblico ufficiale, per cui non è previsto il provvedimento, non possono seguire addirittura violenze da parte delle forze dell’ordine”. Lo ha spiegato il sostituto pg di Milano Tiziano Masini nella sua requisitoria nel processo d’appello a carico dei quattro agenti, assolti in primo grado nel 2014 dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Il pg ha preannunciato che chiederà le condanne dei quattro, ma se per due (Francesco Ercoli e Michele Lucchetti) manterrà l’accusa di omicidio preterintenzionale, per gli altri (Roberto Stefano Piva e Sebastiano Cannizzo) chiederà la condanna per eccesso colposo nell’uso dei mezzi di coazione fisica. Secondo il pg, Ferrulli quella sera “certamente alticcio e arrogante doveva essere solo denunciato per oltraggio e tutto sarebbe finito lì”.