>>>ANSA/ Greggio a Genova, revocata emergenza,ora via a bonifica

(ANSA) – GENOVA, 25 APR – C’era un unico dubbio, poco prima delle 12: una macchia opalescente nel mare davanti a Arenzano. Dubbio risolto dalla Guardia costiera di Genova: quella macchia era formata da migliaia e migliaia di meduse. Di petrolio, nel mare da Genova a Imperia e per molte miglia al largo, nemmeno l’ombra. E così, a otto giorni e una manciata di ore dalla rottura della pipeline gestita dalla raffineria genovese Iplom e dalla conseguente fuoriuscita di greggio, gli uomini della Capitaneria di porto, della Castalia e i tecnici messi in campo dalla stessa Iplom tirano un sospiro di sollievo. Il mare è pulito. E’ l’ammiraglio comandante la Capitaneria di Genova Giovanni Pettorino che alle 15 in punto firma il dispaccio con il quale si revoca lo stato di emergenza locale che gli aveva consentito di dispiegare uomini e mezzi a salvaguardia dell’ambiente. E così adesso tutti sono concentrati sulla bonifica dell’alveo del torrente Polcevera e del rio Fegino. E comunque, come sottolinea la Capitaneria di Porto, i battelli disinquinanti costieri rimarranno alla foce del Polcevera per evitare che il greggio che si è depositato sul fondo dell’alveo possa filtrare a mare. Durante la riunione pomeridiana del tavolo tecnico il responsabile sicurezza della Iplom ha fornito i numeri della prima bonifica: “In questi giorni di massimo sforzo abbiamo raccolto quasi tutto il greggio fuoriuscito dall’oleodotto, siamo sull’ordine del 95% del prodotto recuperato”, ha detto sostenendo di ritenere che “questa prima fase di bonifica possa dirsi quasi conclusa e con ottimi risultati”. Il prefetto Spena, che ha presieduto il tavolo operativo, ha precisato che i materiali recuperati nella bonifica saranno “verificati dagli organi tecnici competenti, a garanzia dell’ effettiva bonifica effettuata” e ha poi voluto sottolineare che l’aria, nella zona di sversamento vicino a rii e torrente, “non è inquinata. Anzi, i controlli svolti dai tecnici dell’Arpal dicono che la qualità risulta sopra gli standard registrati in passato, dunque i cittadini della Valpolcevera possono stare tranquilli”. Adesso dovrà partire la totale bonifica degli alvei, perché il materiale potrebbe essersi depositato e aver infiltrato la falda. Intanto, come ha detto l’assessore alla protezione civile del Comune di Genova Gianni Crivello “Per evitare che i residui del greggio nel Pianego e nel Fegino possano finire nel Polcevera è stato deviato un tratto del corso d’acqua in confluenza con il Polcevera”. Un altro passo avanti. Poi sarà davvero finita. (ANSA).