Tokyo 2020: il Comitato locale nega le tangenti

(ANSA) – ROMA, 12 MAG – Il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo 2020 smentisce l’esistenza di un pagamento illecito di 1,3 milioni di euro per ottenere l’assegnazione dei Giochi. La notizia della pesante accusa era stata rivelata ieri dal quotidiano britannico “Guardian”, che aveva parlato di un versamento effettuato su un conto bancario a Singapore riconducibile a Papa Massata Diack, figlio dell’ex presidente della Iaaf Lamine Diack. All’epoca, Diack jr era consulente di marketing per la Federatletica internazionale. “Siamo convinti che Tokyo abbia ottenuto le Olimpiadi del 2020 perché ha presentato la proposta migliore (fra le città concorrenti, ndr)”, ha precisato il portavoce del Comitato nipponico Hikariko Ono. Sull’assegnazione dei Giochi del 2020, ma anche su quelli di quest’anno, sta indagando la magistratura francese.