Pantani: le motivazioni del gip di Forlì

(ANSA) – ROMA, 3 AGO – L’inchiesta sul presunto complotto per escludere dal Giro d’Italia del ’99 Marco Pantani nasce dalle sollecitazioni della madre, Tonina Belletti, sul clima di intimidazione nell’ambiente del ciclismo. Ma le persone sentite nel corso dell’indagine, come Primo Pregnolato, il massaggiatore, e Vittorio Savini, presidente del Club Magico Pantani, “pur genericamente confermando il contesto minatorio riferito dalla Belletti e pur ribadendo la personale convinzione che dietro l’esclusione dal Giro vi fosse l’intervento di qualcuno legato al mondo delle scommesse clandestine”, tuttavia, “non sono state in grado di fornire indicazioni idonee a consentire l’individuazione dell’autore delle minacce verbali e telefoniche”. Lo scrive il gip di Forlì Monica Galassi disponendo l’archiviazione dell’inchiesta e rilevando, tra l’altro, la decorrenza della prescrizione delle presunte minacce. La famiglia di Pantani aveva chiesto al Gip di Forlì che ordinasse invece la prosecuzione delle indagini “perché il reato non è prescritto”.