Spagna: l’uscita dalla crisi in mano ai socialisti

(ANSA) – MADRID, 22 OTT – Un partito socialista sfinito, sull’orlo della scissione, ombra della macchina per governare che è stato per 40 anni, decide domani dall’opposizione se la Spagna avrà finalmente un governo e potrà uscire dalla crisi politica infinita in atto da 10 mesi. I leader del Psoe si riuniscono per la prima volta dopo la drammatica sessione del 2 ottobre conclusasi, fra grida e accuse di ‘tradimento’, con la defenestrazione del segretario Pedro Sanchez. I dirigenti del socialismo spagnolo, sceso dal 48% degli anni ’80 al 22% dell’era Sanchez, devono decidere se salvare il partito dando via libera – astenendosi – a un nuovo governo Pp di Mariano Rajoy o andare a nuove elezioni che i sondaggi prevedono disastrose, quasi un suicidio, per il Psoe. Il leader della direzione provvisoria subentrata a Sanchez, Javier Fernandez, e il vero leader del partito Susana Diaz, presidente dell’Andalusia, sono per l’astensione.