Inferno di fumo a Mosul, Isis incendia pozzi greggio

(ANSA) – BEIRUT, 4 NOV – Migliaia di famiglie irachene vivono in quello che è diventato un “inferno pieno di fumo”, come lo descrive l’associazione umanitaria Oxfam, a causa degli incendi appiccati dai miliziani dell’Isis in ritirata a sud di Mosul. Queste famiglie hanno inoltre scarso accesso ad acqua pulita e a servizi medici, aggiunge Oxfam in un comunicato, affermando che “il fumo oscura il sole e rende grigie le facce dei bambini”. I miliziani dello Stato islamico hanno appiccato incendi a 19 pozzi di petrolio prima di ritirarsi dalla regione di Qayyara, una trentina di chilometri a sud di Mosul, per ripiegare a nord davanti all’avanzata delle forze governative. E con molti pozzi ancora sotto il controllo dell’Isis intorno a Mosul, e la possibilità che un gran numero di sfollati cerchino rifugio proprio nell’area di Qayyara, c’è il pericolo che molti altri civili potrebbero essere colpiti. Il fumo provoca bruciori alla gola e i neonati hanno difficoltà a respirare.