Omicidio Ashley: Cheik, lei viva quando uscii di casa

(ANSA) – FIRENZE, 22 NOV – “Ashley mi guardava dal letto, io la salutavo, lei mi sorrideva e mi ha mandato un bacio”. Così Cheik Diaw, unico imputato con l’accusa di omicidio volontario nel processo per la morte di Ashley Olsen, ha ricostruito gli ultimi istanti nell’abitazione di Firenze dove la 35enne statunitense fu trovata strangolata il 9 gennaio scorso. “Quando sono uscito non c’era nulla di grave – ha detto Cheik, riferendosi a una colluttazione che avevano avuto poco prima -, se avessi visto uscire del sangue non l’avrei mai abbandonata, ero ubriaco ma certo non pazzo”. Il senegalese ha spiegato di aver avuto una lite con la donna perché lei, dopo un rapporto, voleva mandarlo via temendo arrivasse il suo fidanzato.