Fisco: attività no-profit ma erano imprese, evasi 7 mln

(ANSA) – AREZZO, 2 DIC – Svolgevano vere e proprie attività commerciali “mascherate” da enti “no-profit”, al fine di evadere il fisco: cinque evasori totali, denunciati dalla Guardia di Finanza di Arezzo, recuperati 7 milioni di euro sottratti all’erario, oltre un milione di Iva dovuta alla Stato e 300mila euro di Irap. Le Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di accertamenti in varie attività aretine, realtà dove il no-profit ha registrato nell’ultimo decennio un incremento sia in termini di iscrizioni (pari al 20%) che occupazionali ( 40%) a fronte di una generale flessione delle imprese “ordinarie”. Durante l’attività di indagine è stata riscontrata la totale assenza dei requisiti relativi alla partecipazione alla vita ed alla gestione dell’associazione da parte dei soci, la mancanza dei requisiti relativi alla validità delle assemblee, del numero legale dei presenti e dell’effettiva partecipazione alle stesse, la mancata redazione del rendiconto economico finanziario nonché la distribuzione indiretta degli utili e, in alcuni casi, l’inosservanza dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti e dei compensi superiori al limite imposto dalla normativa antiriciclaggio. Le attività ispettive, svolte dai finanzieri, hanno consentito di scoprire 5 evasori totali nonché di denunciare alla Procura della Repubblica cinque persone per aver emesso fatture per operazioni inesistenti e aver occultato e/o omesso di presentare le previste dichiarazioni. Complessivamente sono stati individuati come sottratti all’erario ricavi per 7 milioni di euro ed un’Iva dovuta per oltre 1,2 milioni di euro, nonché un’IRAP dovuta per circa 300 mila euro. (ANSA).