Migranti: parlano superstiti naufragio, 180 morti

(ANSA) – PALERMO, 17 GEN – Un team di psicologi e mediatori culturali di Medici Senza Frontiere ha fornito assistenza psicologica ai superstiti del tragico naufragio del 13 gennaio al largo della Libia, nel quale avrebbero perso la vita circa 180 persone. I quattro sopravvissuti sono arrivati ieri sera a Trapani a bordo della Siem Pilot, la nave norvegese che trasportava oltre a loro anche 34 persone soccorse durante un’altra operazione di salvataggio, e 4 cadaveri. I superstiti, una donna e tre uomini di origine etiope ed eritrea, hanno raccontato la dinamica del disastro che avrebbe causato 180 vittime, un numero di gran lunga superiore a quello ipotizzato inizialmente. Il barcone, con circa 195 persone a bordo, avrebbe subito un guasto ad entrambi i motori e ha poi iniziato ad imbarcare acqua fino ad affondare del tutto. “Siamo rimasti in balia delle onde per più di 11 ore prima che arrivassero i soccorsi” racconta un ragazzo eritreo.