Mediterraneo Antirazzista a Milano, festa manager e migranti

(ANSA) – MILANO, 20 APR – Disabili e migranti, manager e ragazzi difficili: c’è uno sport che li unisce tutti, perché il suo scopo non è la competizione, ma l’inclusione. E’ lo sport popolare, che il 23 aprile si mette a disposizione di tutti, al parco di Trenno per Mediterraneo Antirazzista. Il format è nato 10 anni fa a Palermo e, da allora, ha trovato casa a Napoli, Roma, Genova e Milano: diverse realtà di sport popolare che lavorano in rete per portare avanti i valori del progetto. “Lo sport deve essere accessibile a tutti perché – spiega Simone del centro sociale Soy Mendel – crea aggregazione e socialità, arrivando a toccare in maniera spontanea e immediata temi come l’antirazzismo: quando giochi con un ragazzo di colore non è più di colore, ma solo un compagno di squadra”. Nelle palestre popolari ci sono “ragazzi che vengono da famiglie devastate o territori degradati perché – racconta Fulvio, maestro di boxe – noi portiamo avanti un aspetto sociale, non solo sportivo”.