Sport e malattie rare, a Roma “Tutti in gioco” evento Csi

(ANSA) – ROMA, 19 MAG – Si conclude domenica a Roma il progetto “Tutti in Gioco”, per la cura di alcune disabilità attraverso lo sport, promosso dalla Fondazione Hopen e dal CSI con il contributo del Mps di Siena. “Tutti in gioco” ripropone le attività ludiche e più propriamente di accompagnamento alle attività sportive “adattate” che gli istruttori del CSI hanno seguito per i ragazzi (dai 17 a 25 anni) affetti da malattie genetiche rare, ultrarare e senza nome. Il progetto è durato un anno e ha coinvolto prevalentemente i ragazzi affetti da malattie genetiche rare senza nome, nella disciplina del karate e in una serie di attività all’aria aperta, in piscina e palestra. “Tutti In Gioco” ha creato momenti di integrazione e inclusione sociale capaci di apportare benessere al fisico e alla mente dei ragazzi, per farli divertire e aggregare le famiglie in una piccola comunità. All’evento finale del progetto parteciperanno anche il Presidente della Fondazione Hopen Federico Maspes e il Presidente del CSI Lazio Daniele Rosini. (ANSA).