Bancarotta fraudolenta, Cesare Ragazzi patteggia

(ANSA) – BOLOGNA, 13 LUG – Due anni e otto mesi per bancarotta fraudolenta. E’ la pena patteggiata da Cesare Ragazzi, l’ex ‘imperatore dei capelli’, che vide fallire il gruppo omonimo nel settembre del 2009. La sentenza è stata pronunciata dal Gup del tribunale di Bologna Alberto Gamberini, esito dell’inchiesta del Pm Morena Plazzi, sostituita oggi in udienza dal Pm Augusto Borghini; anche la figlia del patron, Alessia Ragazzi, ha patteggiato, così come un altro imputato che per un periodo ricoprì la carica di consigliere delegato. Sono stati invece tutti assolti sei componenti, in diversi momenti, del collegio sindacale. I reati contestati si riferivano agli anni tra il 2002 e il 2008, quando Ragazzi, difeso dagli avvocati Gianluigi Lebro e Jader Ritrovato, rivestì le cariche di presidente, amministratore unico e amministratore di fatto. Alla data del fallimento la società avrebbe accumulato crediti inesigibili per circa 1,7 milioni. (ANSA).