Donna fatta a pezzi:convivente resta carcere, non il nipote

(ANSA) – PADOVA, 8 GEN – Resta in carcere Agim Ajdinaj, l’albanese di 51 anni arrestato con l’accusa di avere ucciso la convivente marocchina Khadija Bencheickh, 46 anni, il cui corpo era stato fatto a pezzi e abbandonato in un uliveto a Valeggio sul Mincio (Verona). Nell’interrogatorio di convalida svoltosi in carcere a Verona, il gip Paola Vacca ha convalidato il fermo anche del nipote dell’uomo, il 27enne Lisand Ruzhdija, che tuttavia, accusato della sola distruzione del cadavere, è stato rimesso in libertà. Il giudice non avrebbe ravvisato esigenze cautelari nei confronti del 27enne, che resta indagato. Intanto i Carabinieri del Sis hanno svolto nuovi accertamenti a Verona nell’appartamento dove Ajdinaj e la donna vivevano. Si cercano tracce di sangue in casa e in garage, per ricostruire i passaggi chiave del delitto e del successivo macabro occultamento del corpo. La donna potrebbe essere stata uccisa la notte del 29 dicembre, forse mentre dormiva.