Morti in corsia: difesa infermiera chiede l’assoluzione

(ANSA)- BUSTO ARSIZIO (VARESE), 9 FEB – “Ho chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove sia in relazione all’omicidio di Massimo Guerra che in relazione a quello di Maria Rita Clerici. In merito all’omicidio di Luciano Guerra ho chiesto l’assoluzione con la formula più ampia”. È quando dichiarato dall’avvocato Monica Alberti, al termine della sua arringa per la difesa di Laura Taroni, infermiera dell’ospedale di Saronno (Varese) a processo a Busto Arsizio (Varese), in abbreviato, con l’accusa di aver ucciso il marito Massimo e la madre, in concorso con l’amante medico Leonardo Cazzaniga, ed oltre a loro anche il suocero. Per lei l’accusa ha chiesto una condanna a 30 anni e l’assoluzione per insufficienza di prove relativamente alla morte del suocero, Luciano Guerra.