Spia russa: indagine Gb, ‘veleno usato in forma liquida’

(ANSA) – LONDRA, 17 APR – L’agente nervino usato a Salisbury il 4 marzo per intossicare l’ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia Yulia ha contaminato le vittime “in forma liquida”: lo afferma oggi il ministero dell’Ambiente britannico sulla base degli ultimi accertamenti, insistendo nell’indicare la sostanza tossica come il letale “Novichok” di scuola sovietica, ma precisando che sarebbe stato adoperato solo “in dose minima”. Londra accusa Mosca d’essere dietro l’episodio, mentre la Russia nega e avanza al contrario il sospetto di “una provocazione”, tirando in ballo gli apparati d’intelligence britannici e occidentali e citando un’indagine di laboratorio svizzera che ipotizza in alternativa al Novichok l’utilizzo anche del veleno BZ (prodotto da Gb e Usa). Le condizioni della 33enne Yulia Skripal sono state improvvisamente dichiarate in miglioramento nei giorni scorsi e la donna è stata già dimessa dall’ospedale. Dove resta invece suo padre Serghei, 66 anni, le cui condizioni vengono definite adesso di “lenta ripresa”.