Banche: si apre processo Carife, 2500 richieste parte civile

(ANSA) – FERRARA, 18 GIU – Si è aperto il processo per il crac della vecchia Cassa Risparmio Ferrara, legato all’aumento di capitale del 2011, per 150 milioni di euro, ritenuto dall’accusa approvato falsificando i prospetti. Sarà un maxi processo: 12 imputati, 120 testimoni chiamati in aula e soprattutto 2.500 richieste di parte civile, gli ex azionisti e obbligazionisti “azzerati”, rimasti senza più risparmi, i cui legali hanno fatto la fila oggi in aula per chiedere la costituzione. Il tribunale ha fissato il calendario prima della pausa estiva (prossime udienze 25 giugno, 9, 16 e 23 luglio), per superare le questioni preliminari e poi il processo entrerà nel vivo da settembre: la conclusione è prevista non prima della primavera 2019. I reati contestati vanno dal falso in prospetto, aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza (di Consob e BankItalia che sono parte civile), reati legati all’operazione dell’aumento di capitale e la bancarotta patrimoniale per fittizietà del patrimonio. Lo scambio di azioni con le banche Valsabbina Brescia e Caricesena con cui si raggiunse la quota di 150 milioni dell’aumento di capitale, secondo l’accusa, avrebbe in parte causato il crac giunto poi nel 2015, dopo il Salvabanche. (ANSA).