Migranti: 900 in isola Pacifico, governo allontana Msf

(ANSA) – SYDNEY, 8 OTT – “Il mostro della detenzione offshore creato dall’Australia è ormai fuori controllo”, e a Nauru “è un disastro umanitario: lo afferma il portavoce della Refugee Action Coalition, Ian Rintoul, riferendosi al minuscolo isola-Stato di Nauru, nel Pacifico (11.300 abitanti) dove sono trattenuti a tempo indefinito 900 profughi, fra cui 109 minori, provenienti da Paesi asiatici come Birmania o Sri Lanka, ma anche da Iraq, Syria, Somalia, Sudan e Afghanistan, intercettati dall’Australia nelle sue acque territoriali. Nonostante l’aggravarsi della situazione sull’isola, dove i tentativi di suicidio e il rifiuto di alimentarsi, soprattutto tra i minori, sono in preoccupante aumento, il ministero della Sanità ha intimato a Medici senza Frontiere (MSF) di cessare immediatamente le sue attività. “Siamo estremamente preoccupati per l’impatto di questa decisione sulla salute dei nostri pazienti e chiediamo alle autorità – è l’appello di Msf al governo – di consentirci di continuare il nostro lavoro salvavita”.