16enne ucciso, per perito minore capace intendere e volere

(ANSA) – BOLOGNA, 19 FEB – Il ragazzo di 16 anni che il 17 settembre a Castello di Serravalle, nel Bolognese, uccise a colpi di pistola il coetaneo Giuseppe Balboni, era capace di intendere e di volere al momento del fatto. E’ la conclusione a cui è arrivato lo psichiatra Mario Vittorangeli, nominato come perito dal Gip del tribunale per i minorenni, nell’incidente probatorio che si è concluso oggi. Il corpo di Balboni venne ritrovato otto giorni dopo l’omicidio, all’interno di un pozzo. Nella perizia, a cui ha partecipato anche Rita Di Sarro, consulente nominato dalla famiglia della vittima, rappresentata dagli avvocati Domenico Morace e Francesca Lamazza, si sottolinea come la personalità dell’indagato era tale da consentire progettazione, esecuzione dell’azione delittuosa e previsione delle conseguenze. Il 16enne, difeso dagli avvocati Pietro Gabriele e Icilia Leoni, venne fermato per omicidio premeditato commesso per futili motivi, e occultamento di cadavere. Da allora è in carcere. La perizia osserva come nella personalità dell’indagato non si notino elementi di rilievo psicopatologico, né di immaturità biologica, intellettiva o affettiva. Dall’analisi degli atti si ricava uno scarso contatto con sentimenti come pena e compassione, ma tutto questo senza configurare uno stato di immaturità sociale, ma mantenendo capacità e libera scelta. Ora la Procura per i minorenni di Bologna presumibilmente tirerà le fila dell’indagine e si appresterà a chiedere il giudizio per il ragazzo. (ANSA).